La Sicilia è vino e una notevole parte della sua notorietà vi è legata. Quello che è meno noto, ma non meno importante, è la sua capacità di produrre per tradizione millenaria dei grandissimi oli di oliva. Oli che non temono il confronto con alcun prodotto al mondo.
Tra le aziende dell’isola che più hanno investito e credono alla unicità di prodotto vi è Planeta, che nel 2017 ha completato un grande progetto piantando 13 mila nuovi alberi su una superficie di cinquanta ettari presso contrada Capparrina a Menfi. Un’oliveto che, considerando i cento già esistenti, diventa forse l’oliveto a corpo unico più grande di Sicilia.
Il progetto di Planeta è quasi coevo a quello del vino e inizia nel 1998. Capparrina è una incantevole contrada tra il mare e due piccoli fiumi, un’oasi di pace di macchia mediterranea con rari esemplari vegetali, palme nane, gigli di mare, e animali selvatici, come istrici, rapaci. In spiaggia tartarughe di mare. Qui gli ulivi sono la migliore cornice agreste, simbolo del Mediterraneo. Tre le cultivar: Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola.
Il frantoio, proprio e tra i più moderni, è un piccolo gioiello tecnologico: il decanter a due fasi, completo di gramole sovrapposte, estrae l’olio con delicatezza. Tre gli oli prodotti, tutti extravergine: il Tradizionale, un blend di Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola; e due monovarietali denocciolati, rispettivamente di Nocellara e Biancolilla, prodotti seguendo scrupolosamente il disciplinare della DOP.
Leggi il comunicato stampa: CS-Oliveto-Capparrina.pdf
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