Palermo: doppio evento in data 23 marzo organizzato da Cronache di Gusto con uno dei massimi esperti italiani del vino, il professor Luigi Moio, ordinario all’Università di Napoli Federico II, presidente della commissione di enologia dell’Oiv, esperto scientifico per il Mipaaf e consulente di numerose Cantine del Centrosud, oltre che produttore nell’azienda Quintodecimo a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino.
Prima parte: il professore presenterà presso Feltrinelli, Libri e Musica di Via Cavour il suo libro “Il respiro del vino. Conoscere il profumo del vino per bere con maggiore chiarezza”. La presentazione del libro è gratuita e aperta al pubblico.
Seconda parte: a seguire, alle 17.30 presso il Grand Hotel delle Palme di via Roma, seminario-degustazione “I vini bianchi solisti”, una masterclass tenuta dallo stesso professor Moio dalla durata di circa tre ore. Una scoperta dei descrittori del vino condotta attraverso l’assaggio di otto vini da vitigni a bacca bianca di tutta Italia, che il professor Moio identifica come “vini solisti”. Per il seminario-degustazione, però, i posti sono già esauriti (coloro che vorranno conoscere il professore Moio potranno recarsi solo alla Feltrinelli).
I vini in degustazione: 8 bianchi monovitigno dell’annata 2015, alcuni da vitigni aromatici, vinificati ed affinati senza uso del legno al fine di valorizzare al massimo gli aromi varietali e spiegare quali sono le molecole responsabili degli aromi.
Friuli Isonzo Piere Sauvignon – Vie di Romans
Valle D’Aosta Chardonnay – Les Cretes
Val Venosta Riesling – Falkenstein
Alto Adige Gewurztraminer “Classic” – Tiefenbrunner
Sicilia Grillo Parlante – Fondo Antico
Sicilia Rajàh – Gorghi Tondi
Etna Bianco – Tornatore
Sicilia Shiarà – Castellucci Miano
Fonte: Cronache di Gusto. Leggi: http://cronachedigusto.it/archiviodal-05042011/317-liniziativa/21463-sold-out-il-seminariodegustazione-con-luigi-moio-a-palermo.html
il libro
Luigi Moio
Il respiro del vino
ISBN 9788804649663
504 pagine, € 26,00
Mondadori
In vendita dal 08 novembre 2016
Vi parlerò di quel profumo coinvolgente, di quel suo respiro trattenuto, al quale è impossibile opporre resistenza, che anticipa tutto ciò che si sente in bocca subito dopo aver avvicinato il bicchiere alle labbra. Di quel profumo che può essere un effetto del sole di un’alba radiosa o delle nuvole che precedono la pioggia. Di quel profumo che forse è l’aspetto sensoriale più straordinario del vino, perché è anche il linguaggio della sua composizione, della sua storia, delle sue tradizioni, dei territori in cui nasce e dei microclimi che ne accarezzano i giorni. Il vino è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda, perché ha nella sua natura più profonda le tracce della terra, dei fiori, dei frutti, delle spezie, del mare, della montagna, del vento, della luce e di tante altre cose che nobilmente rappresenta. L’atto iniziale di chiunque si avvicini al vino è infatti quello di portare il calice al proprio naso per sentirne il profumo, roteando delicatamente il bicchiere, affinché il vino in esso contenuto, simile alla Terra che ruota intorno al proprio asse, possa sprigionare la sua intimità olfattiva. Da quando esiste l’uomo, nella sua cultura gastronomica non c’è altra bevanda o cibo che preveda questo meraviglioso rituale di incontro tra sensibilità, natura ed emozione. È una gestualità mitica, quella legata al vino, che con la sua delicatezza ci aiuta a riappropriarci del nostro tempo e del nostro equilibrio interiore. Sarò certamente felice, perciò, se voi gentili lettori, arrivati all’ultima pagina, riporrete soddisfatti e arricchiti questo mio libro e un attimo dopo vi lascerete prendere dalla curiosità di stappare un’ottima bottiglia del vino che preferite per scoprire l’invitante e meraviglioso mondo di profumi che vi è racchiuso.
Luigi Moio