Palari

di: Redazione
17/04/2017
Palari

La storia della cantina Palari parte da una intuizione che ha poi dato vita ad un interesse particolare per il territorio messinese e per il Nerello Mascalese. Fu l’incontro con Gino Veronelli negli anni ’80 a dare a Salvatore Geraci, titolare della cantina, la certezza che la sua idea di produrre un vino in un vigneto posto praticamente sul mare, poteva diventare realtà. La sua caparbietà e la consulenza di Donato Lanati hanno fatto il resto. Le uve provengono da piante di 70/80 anni allevate ad alberello su terreni sabbiosi, poste a circa 600 metri sul livello del mare su terrazzamenti in pietra, con pendenze che superano sovente l’80%.

Salvatore Geraci di Palari

I vitigni autoctoni sono: Nerello, Nocera, Cappuccio Tignolino, Core’e Palumba, Acitana, Galatena, Jacché e altre, tutte uve che entrano nel disciplinare per la produzione del Faro Doc. I vini di Palari sono dei prodotti originali e coraggiosi che hanno rilanciato una Doc ed un territorio come pochi altri sono riusciti a fare.

Le vigne, allevate ad alberello si trovano in contrada Palari presso il comune di S. Stefano Briga, non distante da Messina, si estendono su terrazzamenti in pietra che ne consentono il giusto drenaggio. L’esposizione è a Sud e a Sud-Est. Notevole la pendenza – sino all’80% – che impone una vendemmia manuale. Il microclima è unico: l’altitudine e la distanza dal mare di circa 1.5 km, garantiscono la giusta escursione termica che conferisce finezza ed eleganza al vino. Grazie a questo clima, all’età delle vigne ed alla rigida selezione delle uve, la resa per pianta è naturalmente molto bassa. La cantina si trova in un’antica villa del ’700. La superficie vitata totale non supera i 6 ettari.

Per scaricare la brochure aziendale: pdf -> Brochure-Palari

 


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