G7, il pranzo dei Signori. Vini di Donnafugata e Federico Graziani. Cucina Massimo Mantarro

 

G7 di Taormina: sul “clima” proprio non c’è intesa; mentre su migranti e sul terrorismo internazionale si va avanti a compromessi.

Almeno “… è un forte messaggio di amicizia, vicinanza e solidarietà alla Gran Bretagna“, riferendosi all’attentato di qualche giorno fa, ha dichiarato il nostro premier Paolo Gentiloni.

A rendere le trattative meno faticose c’è Massimo Mantarro, chef del Principe Cerami (due stelle Michelin) ed executive del Grand Hotel San Domenico; insieme allo chef pasticcere, Adriano Plumari.

Di seguito il menù, mentre i vini – diversamente dalle previsioni di qualche famosa testata online – sono il Lighea, lo Zibibbo secco di Donnafugata; e l’Etna Rosso – Profumo di Vulcano di Federico Graziani.

Di Melanie Trump e del menù del gruppetto delle First Ladies abbiamo già parlato qui.

 

taormina_G7

 

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