Quando un evento è guidato dalla luce, non può che avere una riuscita luminosa. “La luce di Aurora” ha festeggiato quest’anno il suo secondo compleanno domenica 8 ottobre a Floridia. Una “festa” gioiosa nata da una triste circostanza: l’esistenza di Marco Baglieri, chef del ristorante “Crocifisso” di Noto, viene stravolta dalla perdita della giovanissima figlia Aurora a causa di una leucemia fulminante. Solo il ricordo della luce degli occhi della piccola Aurora gli consente di guardare alla vita con determinazione, la stessa determinazione che gli ha consentito di trasformare il suo personale lutto in un’occasione di rinascita ideando un evento a favore di tutti quei bambini che, come la figlia, sono costretti a vivere il calvario della malattia. La luce di cui si parla, dunque, è quella dello spirito di Aurora che si sente tangibile in ogni momento di questo galà all’insegna della gioia, dell’amicizia e del gourmet.
La luce è infatti il leitmotiv di tutta la serata. Luce è quella che ti indica la via nella campagna siracusana immersa nell’oscurità: una curva ed ecco rivelarsi agli occhi del guidatore, come oasi nel deserto, l’illuminata struttura de I Monasteri Golf Resort che appare all’improvviso come un’anelata meta in tutta la sua eleganza. Ed è sempre la luce, questa volta quella della piscina, a fare da sfondo all’aperitivo tutto “bollicine”. Una decina le etichette presenti sotto il porticato, che vanno dalla Franciacorta alla Sicilia, in un’atmosfera frizzante che tende subito a scaldarsi. Accompagnati dalle gioiose note della banda degli Ottoni animati, infatti, gli ospiti (quasi 400) si spostano verso la terrazza dove in un tripudio di formaggi, focacce, olio, arance, ed ogni ben di Dio che una ventina di produttori hanno messo a disposizione da ogni angolo della Sicilia, ancora la luce la fa da padrone: fili e fili di lampadine sospesi nel cielo trasportano gli astanti in un’atmosfera a metà tra un cielo stellato estivo e luccicanti luci natalizie. In ogni caso una festa.
Come e più dell’anno scorso, anche stavolta chef, panificatori e pasticceri hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa, facendo percepire alla famiglia Baglieri tutto quel calore che da due anni incessantemente ognuno di essi dona loro perché il dolore sia più lieve. Ben 42 sono stati, infatti, gli chef. Presenti ovviamente tutti i colleghi appartenenti alle Soste di Ulisse come lo sono stati anche quasi tutti gli stellati e quanto di meglio offra il panorama della cucina gourmet siciliana. Presenti anche l’ormai a pieno titolo “siciliano d’adozione” Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli e Matias Perdomo direttamente dal Contraste di Milano.
50 sono state le cantine che hanno voluto ad ogni costo partecipare alla serata, in un abbraccio che andava da nord a sud e tantissimi sono stati i professionisti del settore (sommelier, personale di sala, etc.) che si sono messi a disposizione per la riuscita della serata, così come agenzie di comunicazione, associazioni sportive, e tanto altro, ognuno donando di cuore il proprio contributo quasi in una gara di solidarietà.
Ed è sempre in un tripudio di luci che, tra musica, risate e buon cibo, si è svolta l’asta che ha visto in palio numerose bottiglie di vino ma, soprattutto, il bene più ambito: la giacca da lavoro dello chef Nino Graziano firmata da tutti i colleghi de Le Soste di Ulisse.
Il ricavato della serata, 14.000 euro tra biglietti acquistati e donazioni, sarà devoluto, costi esclusi, a Dynamo Camp, che proprio in questi giorni ha ricevuto il premio come Charity of the Year, durante i Superbrands Award 2017 per il suo impegno in favore dei bambini malati, un camp di Terapia Ricreativa, che ospita gratuitamente piccoli ospiti con gravi patologie per periodi di vacanza e svago, un’associazione che si occupa di illuminare, è il caso di dirlo, queste giovani vite portando loro gioia, energia e divertimento.
Per eventuali donazioni, ecco gli indirizzi dei siti:
www.lalucediaurora.it
www.dynamocamp.org
Immagini e testo di Stefania Petrotta