Ecco le 16 new entry selezionate da Wine Spectator per OperaWine 2018, la prestigiosa e ormai tradizionale degustazione che fa da anteprima a Vinitaly, nel 2018 dal 14 al 18 aprile. Nell’edizione del prossimo aprile saranno in tutto 107 cantine.
Boscarelli e Tenuta di Trinoro (Toscana), Gravner (Friuli), Leone De Castris (Puglia), Maculan, Bortolotti e Nino Franco (Veneto), Mamete Prevostini (Lombardia), Marchesi di Barolo e Prunotto (Piemonte), Pietradolce, Serraglia e Feudi del Pisciotto (Sicilia), Quintodecimo (Campania), Tenuta San Leonardo (Trentino) e Drei Donà (Emilia Romagna).
Una selezione che mette insieme cantine italiane, dalla Valle d’Aosta a Pantelleria, e realtà diversissime tra loro per dimensioni, territorio, stili produttivi, storia e blasone, ma accomunate dalla altissima qualità dei vini, e dalla capacità di raccontare la grande diversità del vino italiano, come nella filosofia di “Wine Spectator”. Realtà che vanno da Allegrini ad Antinori, da Argiolas ad Arnaldo Caprai, da Bellavista a Bertani, da Santadi a Carpineto, da Banfi a Castello d’Albola (Zonin), da Castello di Ama a Cusumano, da Casanova di Neri a Di Majo Norante, da Donnafugata a Famiglia Cotarella-Falesco, da Ferrari a Feudi di San Gregorio, da Gaja a Lungarotti, da Frescobaldi a Masciarelli, da Masi a Mastroberardino, da Mazzei a Nino Negri (Giv), da Planeta a Quintodecimo, da Tasca d’Almerita a Tedeschi, da Ornellaia a Tommasi, da Tormaresca a Umani Ronchi, da Zenato a Zyme, da Aldo Conterno ad Avignonesi, passando per Braida, Castello di Ama, Ca’ del Bosco, Dettori, Garofoli, Gini, Pierpopan, Jermann, Massolino, Paolo Scavino, Petrolo, Renato Ratti e Vietti, solo per citarne alcune.
… è un modo per noi di “Wine Spectator” di conoscere sempre nuovi grandi produttori – ha commentato Alison Napjus – e li ringraziamo per la loro amicizia. Siamo arrivati al punto in cui recensiamo 3.000 vini italiani all’anno, e con solo cento etichette è un compito impossibile rappresentare tutto quello che l’Italia ha da offrire, perchè ce ne sarebbero molti di più. È sempre un gruppo di produttori eccezionali, e cambiano in parte ogni anno solo perché così siamo in grado di rappresentare l’enorme vitalità e diversità del mondo del vino italiano.
Le 107 cantine di Opera Wine 2018
Abruzzo
Binomio
Masciarelli
Basilicata
Elena Fucci
San Martino
Calabria
Odoardi
Vincenzo Ippolito
Campania
Fattoria Galardi
Feudi di San Gregorio
Mastroberardino
Quintodecimo
Salvatore Molettieri
Emilia Romagna
Drei Donà
La Stoppa
Tenuta Pederzana
Friluli Venezia Giulia
Gravner
Jermann
La Tunella
Livio Felluga
Lazio
Falesco
Liguria
Cantine Lunae Bosoni
Lombardia
Bellavista
Ca’ del Bosco
Mamete Prevostini
Nino Negri
Marche
Garofoli
Umani Ronchi
Molise
Di Majo Norante
Piemonte
Aldo Conterno
Antoniolo
Braida di Giacomo Bologna
Cavallotto
Elvio Cogno
Falletto di Bruno Giacosa
Gaja
Giuseppe Mascarello & Figlio
Luciano Sandrone
Marchesi di Barolo
Massolino
Paolo Scavino
Produttori del Barbaresco
Prunotto
Renato Ratti
Vietti
Puglia
Gianfranco Fino
Leone de Castris
Schola Sarmenti
Tormaresca
Sardegna
Agricola Punica
Argiolas
Cantina Sociale di Santadi
Dettori
Sicilia
Cusumano
Donnafugata
Feudi del Pisciotto
Morgante
Pietradolce
Planeta
Serraglia
Tasca d’Almerita
Tenuta delle Terre Nere
Trentino Alto Adige
Elena Walch
Ferrari
Tenuta San Leonardo
Toscana
Altesino
Antinori
Avignonesi
Biondi-Santi
Boscarelli
Carpineto
Casanova di Neri
Castello Banfi
Castello di Albola
Castello di Ama
Castello di Volpaia
Fattoria di Fèlsina
Fontodi
Il Poggione
Le Macchiole
Marchesi de’ Frescobaldi
Mastrojanni
Mazzei (Castello di Fonterutoli)
Petrolo
San Felice
Siro Pacenti
Tenuta dell’Ornellaia
Tenuta di Trinoro
Tenuta San Guido
Valdicava
Umbria
Arnaldo Caprai
Lungarotti
Tabarrini
Valle d’Aosta
Grosjean Freres
Veneto
Allegrini
Bertani
Bortolotti
Cesari
Gini
Leonildo Pieropan
Maculan
Masi
Nino Franco
Prà
Suavia
Tedeschi
Tommasi
Zenato
Zymè