Bagheria, a meno di 10 km dalla città di Palermo, è nota come Città delle Ville. La sua trasformazione urbanistica nacque per una scelta privata avvenuta verso la fine del XVII secolo. Giuseppe Branciforti, Principe di Pietraperzia e Leonforte, perdute le speranze di salire al trono di Vicerè di Sicilia per via di una congiura ordita alle spalle della corte spagnola, scelse questa ridente cittadina quale buen retiro. Fece quindi costruire una prestigiosa residenza, Palazzo Butera, dando di fatto il via all’edificazione di numerose ville nobiliari che ancora oggi sono visibili e che caratterizzano il centro urbano.
Tra queste si distingue Villa Palagonia: costruita nel 1715 per conto di Ferdinando Francesco Gravina e Cruyllas, 5° principe di Palagonia (pretore di Palermo nel 1708-09 e nel 1715-16, fu presidente del Supremo consiglio di Sicilia e uno dei fondatori dell’Albergo dei poveri di Palermo), ad opera dell’architetto Tommaso Maria Napoli, fu arricchita dal suo erede, Ferdinando Francesco II, da una sequela di statue raffiguranti orrendi mostri. Si narra che nel diciottesimo secolo si potevano contare circa 200 spaventose statue, che ne cingevano le mura, e che lanciavano malasorte a chi le osservava. Di questi “Guardiani di Pietra” ne sopravvivono oggi sessantadue; è grazie a questi pupi che la villa è anche conosciuta come Villa dei Mostri.
Ed è a questi Pupi che Tony Lo Coco e Laura Codogno hanno dedicato il proprio ristorante. Il locale si trova, infatti, a pochi metri dall’ingresso della famosa villa. Ormai vicini al decennale, i coniugi Lo Coco hanno saputo in pochissimo tempo guadagnarsi un posto d’onore nel firmamento dell’enogastronomia siciliana. Genialità creativa e savoir-faire sono, però, riservati a soli 25 coperti. Il ristorante è stato insignito dalla Stella Michelin nel 2014.
Il menu è in moto perpetuo, ma i cavalli di battaglia fortunatamente restano sempre in carta. Memorabili la Stigghiola di pesce e il bonbon di seppia, da non lasciarseli sfuggire se ad una prima visita.
Quattro le nostre proposte dal menù, tutte inedite. Dopo un benvenutocomposto da nove piccolissimi assaggi, ecco gli Spaghetti di tonno. Ma, a dispetto del nome, della pasta non c’è nemmeno l’ombra. Protagonista è il tonno, crudo, utilizzato per ricreare gli spaghetti. Dalla bottarga, invece, è stata ricavata una crema che alla vista ricorda una fonduta di formaggi. Il piatto vale la visita. A seguire, un Ricordo di sfincione bagherese, tre piccole focaccine croccanti ripiene e circondate da caciocavallo e pomodoro. Il consiglio di Laura è di addentarlo ad occhi chiusi. Chapeau. Il primo piatto è una tradizione rivisitata: Pasta con i broccoli arriminati. Alla vista è come una conchiglia ripiena guarnita da crema di broccoli e crema di uva sultanina, con foglie dell’ortaggio a guarnizione. Chiude, infine, il Fico d’India, un dessert che rende onore al frutto, una parte croccante completa il quadro.
I piatti sono stati abbinati a due vini macerati sulle bucce, due “orange” di matrice siciliana: un catarratto e zibibbo, AV01 di Cantine Rallo di Marsala, e l’Orange– di nome e di fatto – di Abbazia San Giorgio di Pantelleria.
I tempi sono agili e adatti ad un ristorante stellato dove, tra le tante variabili, si misura anche il tempo. Tuttavia, in caso di fretta, potrebbe esser comodo scegliere una panineria gourmet. Unetto si trova a pochi metri ed è anch’essa firmata Lo Coco. Ma questa è un’altra storia…di cui parleremo presto.
I Pupi
Via del Cavaliere, 59
90011 Bagheria (Pa)
Tel. 091902579
www.ipupiristorante.it
Chiuso: domenica sera e lunedì; in estate lunedì a pranzo e domenica