Il caso #SaveTUMAPERSA, o anche #SaveSP48, approda in Regione

 

È lo stesso Salvatore Passalacqua, proprietario di un caseificio presso Castronovo di Sicilia (Pa), a chiederci di segnalare fuorvianti strumentalizzazioni e delineare una questione che nelle ultime ore ha assunto imponenti risultati mediatici. A lanciare la campagna #SAVETUMAPERSA, è stato Andrea Graziano, imprenditore catanese nel settore della ristorazione (FUD). Cerchiamo di capire cosa e successo e perché.

Premessa

La Tuma Persa

La Tuma Persa

La Tuma Persa è un formaggio a pasta pressata di latte vaccino prodotto con latte crudo, coagulato con pasta di caglio di capretto. La sua unicità sta nel fatto che la toma è messa in forma e lasciata riposare per 8-10 giorni. La forma, cilindrica a facce piatte, ha un peso di circa 7 kg. Ha un gusto pastoso, con un leggero retrogusto erbaceo. Il nome richiama la lavorazione: una volta posto nelle forme, come accennato, non viene più toccato per circa dieci giorni per favorire il processo di fermentazione. Il termine persa si riferisce a questa fase di abbandono del formaggio. Attualmente è prodotta e commercializzata solo dal caseificio Passalacqua, prima azienda a riprendere questa lavorazione artigianale.

Il caseificio e il problema
La “Tuma Persa” di Salvatore Passalacqua sta bene, anzi, benissimo: le 8.000 forme prodotte ogni anno sono vendute prima ancora di uscire dal caseificio, tanto da non riuscire a soddisfare tutta la richiesta. Il problema non è la produzione, o il prezzo, ma è un altro. Da oltre un mese, Passalacqua è all’inseguimento di quelle Istituzioni che non sanno come affrontare la frana che ha interrotto il collegamento stradale principale, la strada provinciale SP48, obbligandolo ad “allungare” il normale percorso di oltre 40 km. Fornitori e consegne sono messe in difficoltà. Per alcuni giorni è stata persino isolata. La frana, come ci spiega Passalcqua, è antica, anzi, “antichissima”; è solo peggiorata a causa dei pesanti rovesci del novembre scorso. Le condizioni della strada provinciale SP48 sono note da tempo.

La possibile soluzione
Capita che lo stesso Passalacqua, com’è normale pensare, si attivi per comprendere come risolvere la questione in tempi rapidi e non perdersi in lunghi e tortuosi percorsi per aggirare la vecchia frana. Incredibilmente, lo stesso scopre che i mezzi finanziari ci sarebbero: per attivarli occorre attivare una richiesta da parte del Sindaco di Castronovo di Sicilia, oggi Vito Sinatra; è necessario presentarla al Genio Militare attraverso il Prefetto. Questo passo attiverebbe una procedura che in soli 40 giorni potrebbe risolvere il problema. Le coperture finanziarie ci sono. Bisogna darsi solo da fare. Un sindaco di un comune limitrofo che conosce la procedura si è reso disponibile.

In conclusione, auguriamo a Salvatore di risolvere con genialità e in tempi brevi le sue difficoltà, chiudiamo con un messaggio in codice, un delizioso proverbio siciliano ormai quasi dimenticato: “U patruni di lu sceccu è chiddu incritatu” (il padrone dell’asino è quello sporco di fango/creta).

Caseificio Passalcqua
www.caseificiopassalacqua.com


Ultimora: la campagna continua a riscuotere grande successo. Anche Nello Musumeci, Presidente della Regione, si è attivato per risolvere le difficoltà. Lunedì 10 dicembre è annunciata una convocazione a Palazzo d’Orleans. Su Facebook ha dichiarato: “se non interviene la Città metropolitana di Palermo, lo farà in sostituzione la Protezione civile regionale.