Vino e archeologia concorrono a fare grande un territorio ricco di storia dove l’agricoltura svela l’origine della civiltà. Diodoros, il vino della Valle dei Templi, è il primo risultato del Progetto Diodoros lanciato dall’Autorità del Parco della Valle per riprendere la coltivazione nelle aree demaniali del Parco della Valle dei Templi.
Prodotto sotto il tempio di Giunone, Diodoros è il frutto della convenzione nata nel 2011 tra l’ente parco e la cantina CVA Canicattì, un giacimento viticolo di grande interesse, frutto di una “selezione” naturale che i vignaioli della Valle hanno operato nel corso degli anni interpretando al meglio gli aspetti pedoclimatici. La grandezza di questo contesto è data dalle caratteristiche di questo terroir.
Siamo nel cuore delle Terre del Nero d’Avola, dove i suoli di origine alluvionale profondi e sabbiosi, caratterizzati dalla presenza di scheletro, sono molto fertili per la coltivazione delle varietà autoctone siciliane. Fin dalla firma della convenzione, CVA Canicattì ha curato la conduzione agronomica del vigneto seguendo tutte le operazioni in vigna – dalla cura delle piante sino alla vendemmia – impegnando tutto il suo personale più qualificato. Diodoros, il Vino della Valle dei Templi, è è un blend delle varietà di Nero d’avola – 90% – Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese – per la restante percentuale – coltivate a spalliera; dopo una classica vinificazione in rosso il vino è stato affinato prima in vasca (2 mesi) e poi in barili di rovere (10 mesi). Diodoros è prodotto in 6000 bottiglie tutte numerate. Dopo la vinificazione, il vino affina e matura in bottiglia per ulteriori 6 mesi prima della commercializzazione.
CVA Canicattì
www.cvacanicatti.it/vino/diodoros
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