Report vendemmia di Firriato. Leggero incremento produttivo e belle premesse sull’Etna

 

Firriato, sei tenute, dall’Etna a Favignana, dallo Ionio all’arcipelago delle Egadi. Il vigneto, composto da 420 ettari coltivati in regime di biologico certificato, dà vita ad un disegno di moderna enologia con una viticoltura di precisione. Non solo: il tema ambientale è affrontato con grande responsabilità. E’, infatti, tra le prime aziende italiane ad avere raggiunto l’obiettivo Carbon Neutral, annullando l’impronta delle emissioni dei gas serra sull’ambiente di tutta la produzione.

Da ovest ad est della Sicilia, Firriato è testimone dei più piccoli cambiamenti, climatici, produttivi e qualitativi. Oggi, nella seconda settimana di settembre, buona parte dei giochi riguardanti l’agro trapanese sono fatti. Come già anticipato dal Consorzio Doc Sicilia e dalla associazione Assovini Sicilia, la 2020, a dispetto di questa folle pandemia, sembra essere una splendida vendemmia, probabilmente con punte di variabilità più alta rispetto agli anni passati.

In dettaglio, per quanto riguarda Trapani, i primi mesi del 2020 sono stati caratterizzati da una minore piovosità con temperature mai rigide e un inverno ricco di sole. Il germogliamento è apparso sin da subito regolare con previsioni vegeto-produttivo in linea con le aspettative. Tra fine giugno e gli inizi di luglio il tempo si è rotto con una poderosa diminuzione delle temperature e buone piogge che hanno ripristinato le riserve idriche più in superficie, conseguendo una più che ottimale alimentazione dei vigneti durante la fase di coloritura degli acini. L’avvio tardivo della stagione primaverile e il lento processo di riscaldamento dei suoli hanno generato nelle tenute dell’agro trapanese, in particolare, un ritardo nei processi vegeto-produttivi di circa una/due settimane spostando in avanti le date di inizio vendemmia, soprattutto per le varietà precoci come lo Chardonnay. Giugno e luglio hanno registrato escursioni termiche tra giorno e notte più ampie rispetto alla media. La vendemmia è cominciata abbastanza presto – tra il 3 e l’8 agosto – con la raccolta dello Chardonnay per le basi spumante, registrando un consistente anticipo dell’epoca vendemmiale di circa nove giorni rispetto al 2019. Per le uve rosse si è cominciato a fine agosto con la raccolta di una porzione del vigneto di Nero d’Avola dove, in alcuni casi, Firriato ha praticato un leggero diradamento dei grappoli con l’obiettivo di mettere le piante in condizione di portare a termine i processi di maturazione – con un’impennata delle temperature a dispetto di quelle del precedente anno – nella prima e seconda decade di agosto. La vendemmia delle uve rosse si concluderà con il Cabernet e il Perricone, la cui raccolta terminerà nell’ultima decade di settembre.
Per Favignana, la vendemmia è iniziata tra la fine di agosto e i primissimi giorni di settembre, in leggero posticipo rispetto al 2019, con la raccolta delle varietà autoctone di Catarratto, Grillo e Zibibbo per le uve bianche, Nero d’Avola e Perricone per le rosse. Il vigneto nell’isola delle Egadi, fortemente caratterizzato dall’ambiente marino, ha fatto registrare un considerevole allungamento dei tempi di raccolta che, su specifiche varietà, supera i quindici giorni. A Favignana si è registrata una produzione leggermente inferiore con una resa per pianta sotto i quaranta quintali per ettaro. Le viti nella tenuta di Calamoni risultano sane e le uve sono costantemente monitorate per valutarne maturazione e qualità.

Se, come dicevamo in apertura, per Trapani buona parte dei giochi sono fatti, è ancora presto per fare delle previsioni riguardanti Cavanera e il versante nord-orientale dell’Etna. Gli indicatori suggeriscono una vendemmia regolare con un leggero incremento produttivo e temperature al di sotto della media (unica eccezione la prima decade di agosto). Nelle nove diverse contrade dell’Etna, in cui Firriato possiede un patrimonio di condizioni pedoclimatiche differenziate, la raccolta delle uve si protrarrà fino a settembre inoltrato per le varietà di bianco con il Carricante (principalmente) ma anche in parte con il Catarratto, per poi attendere – ad ottobre inoltrato – la maturazione delle varietà di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, i due vitigni di tradizione sull’Etna dell’azienda Firriato.

Federico Lombardo di Monte Iato dell'azienda Firriato

Federico Lombardo di Monte Iato

Commenta Federico Lombardo di Monte Iato: “I primi dieci giorni di vendemmia nelle nostre tenute nell’agro di Trapani confermano regolarità e, su alcune varietà, un incremento, seppur leggero, della produzione. Stiamo raccogliendo buone uve bianche e tra poco inizieremo le rosse. Ci attendiamo una vendemmia più che positiva e incrociamo le dita per l’Etna, ultimo territorio ad essere vendemmiato tra fine settembre ed inizio ottobre per le uve bianche e ad ottobre inoltrato per le uve rosse”.

www.firriato.it

 

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