La location è la stessa, Via Antonino Longo, a Catania, ma sono nuove la disposizione della mobilia, i colori – che rendono il locale più luminoso – e le intenzioni di cucina. Bavetta – Osteria d’oggi è il nuovo progetto di ristorazione di Marco Cannizzaro dopo la decennale esperienza di Km.Zero. L’obiettivo, come lui stesso annuncia, è “tornare a parlare alla pancia delle persone”.
L’apertura, avvenuta il 7 marzo scorso, lancia il nuovo corso che adesso è focalizzato su piatti ancora più golosi. I fondamenti sono quelli della cucina tradizionale siciliana – in alcuni casi anche di altre regioni – iniziando da un’ampia selezione di fritturine che costituiscono un’autentica passione dello chef. Ricreate le atmosfere e i sapori di un’osteria contemporanea che ricorda i piatti e i profumi di famiglia.
Il menu rivolge la sua attenzione alla tradizione contadina con pietanze quali l’uovo alla pizzaiola e il cavolfiore affogato. Tra i primi piatti, semplici e gustosi, la pasta aglio e olio e la minestra di ceci. Una chicca di Bavetta è il carciofo ripieno di nonna Angela, che viene preparato seguendo una ricetta di famiglia che si tramanda da tre generazioni. La lista dei secondi conferisce particolare rilievo ad alcune preparazioni del cosiddetto quinto-quarto, proprie della tradizione del cibo di strada: la lingua salmistrata, la trippa al sugo, il fegato saltato con cipolla e le classiche polpette. Anche il pesce locale è protagonista del menu con il calamaro ripieno con verdura e pomodoro secco e lo sgombro arrosto.
L’idea che muove Marco Cannizzaro è quella di una coccola a tavola. La cucina oggi maggiormente inseguita è elaborata, con tendenze che puntano al virtuosismo e allo stacanovismo. Al contrario, la strada che vuole intraprendere è quella di una cucina sostenibile, sia in termini ambientali sia in termini di equilibrio tra il tempo da dedicare al lavoro e alla famiglia. Allora, spazi per la vita privata, che nell’alta cucina semplicemente non esistono e di cui non si parla abbastanza. Opportuno un ritorno al concetto di semplice dedicandosi al lavoro con amore e passione, senza lasciarsi travolgere dagli eccessi.
Ma attenzione, Marco non rinnega il lavoro decennale e le soddisfazioni ottenute da chef gourmet, con risultati encomiabili nelle più note guide. Adesso, sono le cose semplici a dare emozione, come il cavolfiore affogato, la mozzarella in carrozza, la pizza fritta e la pasta con la mollica per gli amici. C’è voluto un anno per elaborare questo progetto dove cipolla e aglio tornano prepotentemente protagonisti.
Arianna Vitale, compagna nella vita di Marco e responsabile commerciale, ha accennato anche al progetto vitivinicolo di Saponaria. Due i vini realizzati, un bianco prodotto da Mario Paoluzi dell’azienda I Custodi delle Vigne dell’Etna, realizzato con uve di carricante del versante Nord, con piccole percentuali di minnella e petit manseng (da terreni sui mille metri); e un DOC Etna rosso, un Nerello Mascalese con una piccola parte di Nerello Cappuccio. La vigna, di proprietà di Giuseppe Mannino di Plachi, si trova in contrada Pietramarina. Noi, racconta Arianna, “abbiamo seguito le vendemmie, selezionato le masse e imbottigliato il vino”. Due le annate di bianco, la 2021e la 2022, e una di rosso, la 2020. Saponaria è il vino della casa di Bavetta, sia in bottiglia che al calice, con una cantina che vanta a tutt’oggi circa 500 etichette.
Bavetta – Osteria d’Oggi
Via Antonino Longo, 26
95125 Catania
tel. 347.7327788
https://osteriabavetta.com
di Gianmaria Tesei