Bastiò, cinque suites tra le antiche mura di Catania

Situato nel cuore di Catania, Bastiò Private Suites è tra le alternative più interessanti tra hotel, B&B e varia ospitalità. La soluzione ideale per vivere al meglio la città e il centro storico. Il nome fa riferimento ai “bastioni” della città e di fatto il luogo fisico di cinque eleganti suite dalla forte personalità dai quali sono state ricavate. Tufo, pietra lavica, ceramiche, tutto richiama ad un concept fusion tipicamente siciliano dove stile e culture si fondono senza particolare ordine, ma tutte stratificate e visibili. Notevole la terrazza, un’elegante platea dalla quale ammirare la chiesa di Sant’Agata. La vista è impagabile, numerosi riferimenti alla storia del capoluogo etneo.
Tra i servizi della struttura, colazione a buffet, suites con grande vasca idromassaggio, Hammam, wifi, noleggio biciclette, aria condizionata, macchina da caffè, minibar, cassaforte e TV a schermo piatto. Al piano inferiore, Acqualavica, un ristorante dalla cucina mediterranea segnalato nella guida rossa della Michelin. Della stessa proprietà Amocù, acronimo Asian Food Cuisine, la cui proposta gastronomica è dichiaratamente universale e si dipana in un viaggio attraverso i sapori della cucina giapponese e asiatica con raffinati tocchi esotici.

I bastioni
Bastiò si trova in un segmento delle fortificazioni cittadine chiamato “Bastione del Salvatore”, detto anche Bastione Grande o di Porto Puntone. Fu eretto nel 1552 e si trova presso la via Cardinale Dusmet. Le Mura di Carlo V, o “Bastioni”, sono un grande complesso di fortificazioni realizzato durante il regno dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, re di Spagna. La cinta muraria era munita di undici bastioni e di otto porte per l’accesso alla città. L’episodio che ne determinò la realizzazione fu la guerra tra l’imperatore e Solimano, sultano dell’impero ottomano. Dopo la presa e il saccheggio di Augusta (uno dei tanti), la popolazione, il cui vertice era presieduto dal viceré Juan de Vega, si prodigò per la costruzione delle mura di difesa, a rafforzamento delle mura antiche. I lavori furono commissionati all’architetto ed ingegnere militare Antonio Ferramolino. Per il materiale, fu scelta la pietra lavica. Il 30 novembre 1553 fu gettata la prima pietra del bastione grande detto, appunto, del “Salvatore”. A corredo della nuova cinta vennero eretti otto forti e aperte otto porte. Oggi la cinta è visibile solo parzialmente, le colate laviche del 1669 e il terremoto del 1693 le distrussero quasi interamente. Il successivo e necessario rinnovo urbano, svoltosi tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, ne cambiò definitivamente la funzione integrandolo negli edifici urbani, proprio come la Porta di Uzeda, il Palazzo Biscari, l’Arcivescovado ed il Palazzo del Seminario dei Chierici che si affaccia sulla piazza del Duomo di fronte alla sede del municipio (il palazzo degli Elefanti).