Cinema e Sicilia. Dal Gattopardo a Johnny Stecchino

 

(da visitsicily.info)

gattopardoLa Sicilia e il cinema hanno un legame fortissimo. Questa terra ha dato alla settima arte un set perfetto per tante storie, molte delle quali sono ormai considerate capolavori assoluti. Da una parte la ricca tradizione letteraria Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, De Roberto, Vittorini – ha individuato nella Sicilia lo scenario ideale per le proprie storie, dall’altra tantissimi figli di immigrati siciliani, da Frank Capra ad Al Pacino, sono diventati mostri sacri del cinema e hanno dedicato alla vecchia patria degli omaggi commossi.

Un nome su tutti, per iniziare (ma già il neorealismo aveva fatto registrare pellicole notevoli negli anni Quaranta e Cinquanta): Il Gattopardo di Luchino Visconti del ’73, con un cast straordinario: Alain Delon, Burt Lancaster, Claudia Cardinale (indimenticabile la scena del ballo girata a Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo)  e nello stesso periodo altri classici come L’Avventura di Michelangelo Antonioni nello splendido scenario di Lipari – isole Eolie – Divorzio all’italiana di Pietro Germi, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi e A ciascuno il suo con Gian Maria Volontè.

Negli anni settanta fu il turno, tra gli altri, di Mimì metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmuller, Il padrino Parte II – e Malizia di Salvatore Samperi, con Laura Antonelli.

divorzio-allitalianaNegli anni 80 si va da Kaos dei Fratelli Taviani fino al primo grande premio Oscar come Miglior film straniero e successo planetario, Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, del 1988, grande omaggio al cinema e a una Sicilia coloratissima, ricca di personaggi indimenticabili.

Sono anche gli anni della fiction e della piaga della mafia, portata anche sul piccolo schermo: celeberrima La Piovra, di Damiano Damiani con Michele Placido e Barbara De Rossi, arrivata a dieci serie.

Oltre al film di Tornatore, la Sicilia s’impone a livello internazionale anche per Il Siciliano di Michael Cimino e con Cristopher Lambert e soprattutto per Il padrino Parte III di Francis Ford Coppola, con Al Pacino, ultima parte della più celebre saga del cinema.

Negli anni Novanta la Sicilia rimane un set assai apprezzato per la seconda parte ambientata alle Isole Eolie di Caro Diario di Nanni Moretti, per Johnny Stecchino di Roberto Benigni, premiato a Cannes, a rinverdire i fasti di Nuovo Cinema Paradiso, Il Postino, ultimo film di uno straordinario Massimo Troisi con un grande Philippe Noiret, candidato a ben 5 premi Oscar nel 1996, vincitore per la miglior colonna sonora drammatica firmata da Luis Bacalov e che regala splendidi paesaggi di Salina, nelle isole Eolie.

stecchinoL’ isola come set oggi si identifica soprattutto con la città immaginaria Vigata de Il Commissario Montalbano, dominatore del piccolo schermo che mostra luoghi imperdibili della Sicilia sud orientale nei pressi di Ragusa come Scicli, Donnalucata e Punta Secca.

Le storie di Tornatore con Malena e Baarìa, quelle surreali di Daniele Ciprì e Franco Maresco con Totò che visse due volte e Il ritorno di Cagliostro, gli omaggi al Verismo italiano di Roberto Faenza con I Viceré, l’impegno di Marco Tullio Giordana con I cento passi, ambientato e girato a di Cinisi, in provincia di Palermo.

Prima c’erano le commedie di Franco e Ciccio. Oggi quelle di Ficarra e Picone e di Pif.

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