Confermato: Grillo e Nero d’Avola solo “DOC”

 

Pare che la questione sia definitivamente risolta: i vitigni Grillo e Nero d’Avola potranno essere indicati in etichetta – con il loro nome – solo se DOC.

In dettaglio, sulle opposizioni presentate nei mesi scorsi, il Consiglio di Stato ha ritenuto legittime le modifiche al disciplinare della IGT Terre Siciliane che vietano l’uso in etichetta dei nomi delle uve Nero d’Avola e Grillo nell’Igt Terre Siciliane, consentendole in via esclusiva solo con la denominazione di origine controllata di una delle Doc della regione siciliana. Il giudizio del Consiglio di Stato (Sezione Terza) è stato emesso il 2 novembre 2020 e conferma la legittimità della scelta del 2017.

La modifica richiesta al disciplinare di produzione dei vini IGP “Terre Siciliane”, riguardante il divieto di utilizzare in etichetta i soli nomi dei vitigni, Grillo, Calabrese e sinonimi (Nero d’Avola), è quindi pienamente legittima in quanto consentita dalla norma interna più restrittiva di cui all’art. 31, comma 13, L. 238/2016 richiamata.

Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia prende atto della sentenza del Consiglio di Stato – che riforma la precedente pronuncia del Tar Lazio del 6/11/2019 a seguito di un ricorso presentato nel 2017 – e ribadisce il proprio impegno per la valorizzazione dei vini ottenuti dai vitigni Nero d’Avola e Grillo.

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