Doc Sicilia, la denominazione di origine controllata regionale del vino, sfiora la produzione di trenta milioni di bottiglie prodotte, per esattezza 29.500.000 pezzi, su una produzione di 220.000 hl.. Un dato che lascia sbalorditi se si considera che gli ettolitri totali prodotti su tutte le doc è di 300.000 hl.. È un record importante e per alcuni versi inaspettato, rispetto al 2016 ben il 10% in più.
Abbiamo chiesto al direttore del Consorzio di Tutela Doc Sicilia, Maurizio Lunetta, le ragioni di questo dato:
La Sicilia è un brand che funziona sempre di più; una crescita dovuta soprattutto al notevole risultato conseguito attraverso le DOC che includono la parola “Sicilia” nella loro denominazione; queste sono sette e raggruppano un incremento del 24% circa. Il brand Sicilia, in altre parole, funziona portando benefici ai viticoltori, alle aziende e all’immagine dell’isola. Sempre più bottiglie riportano la denominazione di origine – con una delle 21 denominazioni attuali – bottiglie prodotte sull’isola che viaggiano in tutto il mondo. Abbiamo intrapreso la strada dell’aumento di valore del prodotto, una strada lunga ma abbiamo capito e sappiamo che è questa”.
Dunque, crescono i numeri totali dell’imbottigliato doc dell’isola e crescono le singole doc collegate. La doc regionale “DOC Sicilia” rappresenta da sola circa il 65% delle bottiglie “doc” ed è un successo è talmente evidente che molte altre doc siciliane, ricordiamo che in totale sono ventuno, hanno chiesto di essere incluse nella doc regionale.
Il sistema della certificazione doc è un altro tassello verso la qualità. Infatti, i vini vengono esaminati seguendo due step principali: prima attraverso un’analisi chimico-fisica del prodotto, poi da una commissione di degustatori che ne verifica le caratteristiche organolettiche.