Lo stile di Errico Recanati, marchigiano di Loreto, è come per molti chef italiani di successo frutto di una sintesi tra famiglia, regione, ricette di tradizione e tecnica da grande cuoco. L’illuminazione non arriva necessariamente da giovanissimi, molto spesso è, invece, assimilazione senza applicazione, blanda frequentazione, sbirciate sui fornelli e respiro dei profumi di casa. Poi, improvvisamente, arriva il richiamo di sangue, ancestrale, un appello al quale non ci si può sottrarre.
Immagino Errico Recanati così, tra mamma Ave e nonna Andreina; quest’ultima è colei che ha dato il nome ad uno dei ristoranti più famosi d’Italia.
Il mio primo contatto con Recanati è avvenuto nel settembre del 2015, durante un tour alla ricerca dei vini del Piceno. Sono rimasto sorpreso da sapori e tecnica perché si intravede l’elaborazione personale, quella dopo esser passato dalla Scuola Etoile, dalle cucine di Gianfranco Vissani, Pietro Leeman e Martin Dalsass. Insomma, Andreina è un ristorante imperdibile, oltre la stella Michelin che porta.
Con Giuseppe Costantino ci sono interessanti punti di contatto. Non facilmente spiegabili, ma che partono dalle considerazioni sopra accennate: cucina di tradizione e di casa, di montagna, di Sicilia, con una tecnica raffinata che crea colori diversi su nuove tele.
Tra i due, dicevo, ci sono punti comuni e parlarne ha poco senso. Sono sensazioni che vanno vissute in prima linea. L’occasione è una cena a quattro mani, martedì 24 luglio proprio a Sclafani Bagni, a pochi minuti dall’azienda vinicola Tasca d’Almerita. I vini scelti per gli abbinamenti sono proprio quelli di questa cantina. Per chi vuol restare a pernottare, Terrazza Costino dispone di un paio di suite. Il prezzo della cena è di 60 euro a persona, considerati gli interpreti e il vino, un dono.
Provate. Vale il viaggio. Di seguito la locandina.
Terrazza Costantino
Rione Sant’Antonio, 24
Sclafani Bagni (PA)
Cell. 3391155915
www.facebook.com/Terrazza-Costantino-1681195582162513
