Lo scorso 21 gennaio il Palacongressi di Agrigento è stato teatro della presentazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023 di AIS. Giunta alla terza edizione, l’evento è stato caratterizzato da momenti di incontro, dibattiti, premiazioni, con l’assegnazione di ventidue “4 Viti”, il massimo riconoscimento per i vini recensiti in guida.
La manifestazione, orchestrata dal gruppo Eventi di AIS Sicilia e diretta dal sommelier Gioele Micali, si è avvalsa della collaborazione dei sommelier Alessandro Mauro e Alessandro Sciacca. 152 aziende le aziende partecipanti, 84 di queste registrate nella guida nazionale Vitae.
I banchi d’assaggio sono stati visitati da oltre 1.000 ospiti, in contemporanea si sono svolte delle verticali con le aziende Palari e il vino Faro, e con Baglio del Cristo di Campobello e il Lusirà.
Buona la risposta per le masterclass, tra i temi affrontati gli internazionali di Sicilia, gli autoctoni, i Grandi Bianchied i vini di Marsala. Tra i relatori Nicola Bonera, responsabile Nazionale Guida Vitae e Consigliere Nazionale AIS, e Orazio Di Maria, referente regionale della guida Vitae AIS Sicilia.
Proprio quest’ultimo ha evidenziato sul come le varietà internazionali abbiano svolto un ruolo sia positivo, come elementi propulsori dell’enografia sicula, che negativo, perché rimpiazzo di pregevoli vitigni autoctoni. Oggi, ha aggiunto lo stesso di Maria, i vitigni indigeni hanno trovato una centralità importante, dal nerello mascalese al nero d’Avola, dal catarratto, al grillo.
Sei i vini assaggiati nel corso della masterclass:
DOC Sicilia, L’Ardenza 2019 – Cottanera
Mondeuse 100%
Il vitigno mondeuse, alla base di questo vino prodotto dalla famiglia Cambria, è originario della Savoia ed è coltivato anche in piccole zone della Svizzera. In passato venne accostato erroneamente al Refosco, poiché in California alcuni vigneti di Mondeuse vennero denominati impropriamente con quel termine. Probabile una vicinanza al Syrah o al Gamay, quest’ultimo originario della Borgogna e utilizzato anche assieme al Pinot Nero, e al Poulsard del Jura. La sua speziatura riporta alle note del pepe nero. I vigneti si trovano in Contrada Cottanera e Contrada Feudo di Mezzo presso Castiglione di Sicilia, a 750 metri s.l.m.. Affina 14-16 mesi in barrique di rovere francese. Il naso è speziato, con sentori di fresie e glicine, frutta e tabacco combusto. Al gusto è giocoso, rotondo, con tannini robusti. Interessante potenziale evolutivo.
DOC Sicilia Menfi, Syrah Maroccoli 2019 – Planeta
Syrah 100%
Planeta è un produttore che da sempre ha dato spazio ai vitigni internazionali come lo Chardonnay. Diego Planeta, nel ruolo anche presidente di Cantine Settesoli di Menfi, si è nel tempo accostato ai vitigni autoctoni ottenendo ottimi risultati, ma riservando sempre un occhio benevolo agli alloctoni. I vigneti si trovano in contrada Maroccoli, nei pressi del Lago Arancio a Sambuca di Sicilia, a 370 metri di altitudine. Affina 14 mesi di barriques di rovere di Allier. Meno speziato del Mondeuse, è fruttato e generoso. Si aggiungono sentori di erba spontanea, aneto e macchia mediterranea. Al palato, tannini fitti e setosi, è caldo e avvolge con grazia.
DOC Sicilia, Cabernet Sauvignon Vigna San Francesco 2019 – Tasca d’Almerita
Cabernet Sauvignon 100%
Il Cabernet Sauvignon ha da tempo un ruolo importante nella produzione di questa cantina. Corrado Maurigi, responsabile della Tenuta Regaleali e, dal 2003, portavoce dei valori Tasca d’Almerita, ha spiegato come questo vino nasca dai vigneti della Tenuta di Sclafani Bagni, per esattezza dal cru Vigna San Francesco, a 570 metri s.l.m. L’affinamento si svolge in barriques di rovere di Allier e Tronçais nuove. Al naso presenta una nota mediterranea con aromi di eucalipto e menta, mostrando la sua anima bordolese. In bocca è balsamico, materico anche se morbido, prestandosi a dischiudere il suo potenziale nel tempo.
DOC Sicilia, Litra 2019 – Abbazia Sant’Anastasia
Cabernet Sauvignon 100%
La cantina coltiva le vigne in regime biodinamico e si contraddistingue per una produzione che si fonda sia su vitigni indigeni che internazionali. Questo Cabernet Sauvignon, che potrebbe accostarsi in scioltezza con della selvaggina, nasce dai vigneti della collina di Bennarda a 400 metri s.l.m. in Contrada Anastasia, presso il comune Castelbuono. Completa l’affinamento in barriques di rovere per due anni. Al naso esprime sentori di frutta rossa e tropicale sciroppata, rosmarino. Il gustova verso l’umami, con un che di agrodolce; è materico, concentrato, “charnu”, ossia carnoso nella sfumatura che i francesi danno al termine riferendosi ai vini.
Tancredi 2018 – Donnafugata
Cabernet Sauvignon 70%, Nero d’Avola 20%, Tannat ed altri
Come sottolineato da Baldo Palermo, Responsabile PR e Comunicazione presso Donnafugata Wine, Tancredi, nasce grazie agli insegnamenti di Giacomo Tachis. È un’etichetta storica della cantina ed ha riscontrato un grandissimo successo tra gli anni ’90 ed il 2000, continuando ad avere una significativa accoglienza tutt’ora. Le vigne ricadono nel comune di Contessa Entellina, in provincia di Palermo, a 200-400 metri s.l.m. Negli anni, ha aumentato la percentuale di Cabernet Sauvignon e ridotto quella di Nero d’Avola. Al naso è balsamico, elegante. In bocca esterna una notevole profondità, con una tannicità sostenuta. Il legno, a causa dell’affinamento di 12-14 mesi di barriques nuove e di secondo passaggio, riveste un ruolo importante. Nel complesso, è quello più pronto tra i sei degustati.
DOC Sicilia, Viafrancia Riserva 2016 – Baglio di Pianetto
Merlot 70% e Cabernet Sauvignon 30%
Giuseppe Lo Iacono, consulente enologico presso Baglio di Pianetto, ha rammentato come il conte Paolo Marzotto, innamorato della cultura enoica e dei vitigni francesi, abbia deciso di creare una piccola Francia a Santa Cristina di Gela (a 600 metri s.l.m.), non distante da Piana degli Albanesi e da Palermo. Tra l’altro, è stato il primo ad utilizzare in Sicilia il Viognier ed il Petit Verdot. Nel corso degli anni l’azienda si è aperta anche ai vitigni autoctoni, forse non particolarmente amati da Marzotto. Ma i figli e i nipoti del conte hanno creduto e credono fortemente nei mono-varietali, definiti vini “crudi”. Ferma la volontà familiare di esaltare il contesto territoriale, qui espressa pienamente. È una Riserva che rappresenta una impronta (a rilievo) del territorio. Il vino matura in barriques nuove e di secondo passaggio per 24 mesi. All’olfatto regala note balsamiche di eucalipto e mentolo. In bocca è sottile con un buon grado di evoluzione, completando una sestina internazionale molto intrigante.
I PREMI
- 1° Premio Gemme dell’anno: Vecchio Samperi Perpetuo di Marco De Bartoli per aver ottenuto oltre 95 punti nella guida nazionale;
- 1° Premio TasteVin quale miglior vino siciliano: Franchetti 2020 di Passopiosciaro
Le aziende e i vini premiati con 4 Viti
- Lusirà 2020, Baglio del Cristo di Campobello
- Viafrancia Rosso Riserva 2016, Baglio di Pianetto
- Pietramarina 2017, Benanti
- Vigne Vecchie 2014, Calabretta
- Monte Gorna Vecchie Viti 2018, Cantine Nicosia
- Vecchio Samperi, Marco De Bartoli · Premio Gemme dell’anno
- Ben Ryè 2019, Donnafugata
- Mille e una Notte 2018, Donnafugata
- Duca Enrico 2018, Duca di Salaparuta
- Vrucara 2018, Feudo Montoni
- Nerobufaleffj 2018, Gulfi
- Marsala Vergine Vintage 1980 Riserva, Intorcia Heritage
- Barone Emanuele Pas Dosé 2011, Murgo
- Faro Palari 2017, Palari
- Franchetti 2020, Passopisciaro · Premio TasteVin come miglior vino di Sicilia
- Barbagalli 2019, Pietradolce
- Maroccoli 2017, Planeta
- San Lorenzo 2020, Girolamo Russo
- Vigna San Francesco Cabernet Sauvignon 2019, Tasca
- Rosso del Conte 2017, Tasca
- Vigna San Francesco Chardonnay 2020, Tasca
- San Lorenzo 2020, Tenuta delle Terre Nere
Intervenuti al dibattito
Francesco Baldacchino, Presidente AIS Sicilia; Orazio Di Maria, Referente Guida AIS Sicilia; Nicola Bonera, Responsabile Guida Vitae e Consigliere Nazionale; Maria Grazia Barbagallo,Vicepresidente AIS Sicilia; Lillo Trupia, Delegato AIS Agrigento; Gioele Micali, Delegato AIS Taormina e Responsabile Eventi Sicilia; Mauro Carosso, Presidente AIS Piemonte e Gruppo Didattica AIS Italia; Camillo Privitera, Giunta Esecutiva Nazionale e Responsabile Eventi AIS Italia.
Consorzi
Mario Di Lorenzo, Presidente Consorzio Monreale DOC; Benedetto Renda, Presidente Consorzio Marsala DOC e Pantelleria DOC; Ivo Basile, Vicepresidente Consorzio Malvasia delle Lipari DOC; Costante Planeta, Consorzio Mamertino DOC; Francesco Giostra Reitano, Presidente Consorzio Faro DOC; Antonio Rallo, Presidente Consorzio DOC Sicilia. I rappresentanti della DOC Etna che, benché assenti, hanno inviato un saluto
Strade del vino
Luigi Bonsignore, Presidente Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi; Alessandro Carrubba, Rappresentante Strada del Vino della Val di Noto; Marika Mannino, Direttore Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.
di Gianmaria Tesei