Ironico, leggero, mai banale, profondo e divertente. “Intimità” di Amor Vacui ha dato il via a “Sciaranuova Festival”, la rassegna di teatro in vigna ideata da Planeta, giunta alla sesta edizione .
In “Intimità”, la compagnia teatrale padovana indaga il mondo delle relazioni interpersonali attraverso un dialogo con il pubblicoe una riflessione condivisa. Sono le voci di Riccardo Bucci, Lorenzo Maragoni, Eleonora Panizzo a scandagliare lo spectrumdelle relazioni umane mettendole a nudo.
Nasce un discorso, un’analisi, uno spettacolo che discute senza artifizi o forzature sul comportamento umano rispetto alla materia relazionale. I nostri errori schematici, gli schemi di comportamento ripetitivi, diventano domande e ipotesi; si cercano risposte. In una prosa contemporanea, il linguaggio è immediato e diretto, sempre in costante ricerca di confronto con il pubblico, chiamato ad agire attivamente.
Nell’ironia delle osservazioni, gli interrogativi umani attraversano ogni generazione, grazie alla trasversalità e modalità sperimentale della comunicazione e del linguaggio dei tre attori. Sono riflessioni universali valide in ogni tempo ma rese ancora più attuali dalle dinamiche relazionali odierne che si confrontano con quelle passate.
A fare da contesto scenografico è la tenuta Sciaranuova di Planeta, a Passopisciaro, nel versante nord dell’Etna. Immersi nei vigneti,il cui perimetro è definito dai muri di pietra lavica, l’arena naturale diventa il palcoscenico ideale di questa opera di drammaturgia contemporanea.
Planeta conferma, ancora una volta, la sua naturale vocazione nel veicolare il paesaggio enoico attraverso la cultura.
“Per noi fare impresa in Sicilia è prima di tutto un fatto culturale: il vino è un veicolo di profondi significati e valori positivi legati alla terra e alla nostra famiglia; affiancare il teatro è un modo per condividere la nostra passione per la cultura e l’arte con il pubblico siciliano e non solo”, commenta Vito Planeta, socio dell’azienda.
“La bellezza e la cultura sono, per noi, parte integrante del concetto di ospitalità: il piacere e l’arricchimento che il teatro offre rendono l’esperienza PLANETA indimenticabile. Progettiamo attività culturali in tutte le nostre tenute cercando di esplorare – attraverso canoni diversi quali arte contemporanea, teatro, musica, letteratura – le infinite possibilità espressive che il vino offre” afferma Francesca Planeta, socia e responsabile delle attività immobiliari e dell’ospitalità.
L’edizione 2022 , dal titolo Il Cannocchiale Capovolto, è curata da Ottavia Casagrande, regista e scrittrice di formazione internazionale, alla sua seconda direzione a Sciaranuova: “Il Cannocchiale capovolto era il titolo che avevamo scelto per l’edizione 2020 di Sciaranuova Festival, mai andata in scena. Due anni di iato, in cui la prospettiva si è sconquassata, il mondo rovesciato. Eppure, l’idea originaria del teatro in vigna ci pare ancora fertile: immaginare che nel minuscolo perimetro del nostro palcoscenico, ai piedi del grande vulcano, possano approdare le rivoluzioni copernicane dell’infinito di Leopardi e i tortuosi labirinti del cuore. Che nello spazio di una sera, l’infinitamente piccolo e vicino arrivi a circoscrivere l’infinitamente grande e lontano è virtù e paradosso del teatro. Il paradosso, appunto, del cannocchiale capovolto”.
Secondo e ultimo appuntamento in calendario sabato 30 Luglio, con “De revolutionibus”. Partendo dalle Operette Morali di Giacomo Leopardi “Il Copernico” e “Galantuomo e Mondo”, Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi esplorano la miseria e la nullità del genere umano e la rivoluzione che il teatro può apportare.
Liliana Rosano