Sulle curiose parentele tra la Toscana, nel dettaglio il Sangiovese, e la Sicilia avevamo già accennato in un precedente articolo sui vitigni reliquia (vedi qui).
La questione ci interessa, pur marginalmente, perché non ci è sfuggita l’interessante classifica dei vitigni più coltivati d’Italia secondo l’Unione Italiana Vini e pubblicata dal Corriere Vinicolo. Mettendoli, anzi, a confronto con i dati del 2010.
Quali sono, dunque, i vitigni più coltivati nel 2015?
Ebbene, il principale vitigno d’Italia è – e resta – il Sangiovese, il quale copre 53.865 dei 637.634 ettari vitati complessivamente lungo tutta la Penisola. C’è un però: sul 2010, quando gli ettari vitati erano 71.558, perde il 24,7% delle superfici. Non è poco.
Subito dietro, al secondo posto, i Trebbiano (varie famiglie), con 42.144 ettari. Sul 2010 perdono il 27,4%.
Sale al terzo posto la Sicilia con il Catarratto, a quota 32.222 ettari, contro i 34.794 del 2010. Ma gli ettari sono in calo, più precisamente del 7,4%. Il fatto è che il Montepulciano scende al quarto posto a 27.434 ettari, contro i 34.824 precedenti; quindi un calo del 21%.
A fare il boom sono invece due vitigni a bacca bianca: al quinto e sesto posto la Glera e il Pinot Grigio. La prima passa dai 19.621 ettari del 2010 ai 26.571 ettari del 2015 (+35,4%); mentre il secondo passa dai 17.281 ettari del 2010 ai 24.501 del 2015 (+41,8%). E’ l’unico vitigno internazionale a crescere.
Al settimo posto il Merlot, con 23.631 ettari, segna un calo del 15,7% sul 2010; mentre lo Chardonnay si attesta all’ottavo posto, crescendo dell’1,8% per una superficie complessiva di 20.056 ettari.
Al nono, decimo e undicesimo posto tre autoctoni, la Barbera, il Negroamaro e il Primitivo. Il primo perde il 10,2% passando a 18.431 ettari, mentre gli altri due crescono rispettivamente del 52,7% e del 33,4%, a quota 17.504 e 16.321 ettari. Un salto non da poco!
Al dodicesimo posto il siciliano Nero d’Avola, che perde l’8% passando da 16.595 ettari a 15.274 ettari.
La classifica completa: http://www.uiv.it/i-principali-vitigni-coltivati-in-italia-nel-2015.
