La Pizza di Funnaco e il CdC Rosso di Baglio del Cristo di Campobello

 

 

Derivata dal greco e dall’arabo, la parola Funnaco richiama in siciliano antichi usi: locanda, stalla o magazzino, il fondaco era un luogo ove depositare o commerciare prodotti. Nel 1220 l’imperatore Federico II e suo figlio Corrado, di casa a Palermo, riferiscono di un “fondaco della dogana“.

Oggi, Funnaco Pizzalab è una pizzeria, wine & cocktail-bar che si trova in un angolo di Piazza Cavalieri di Malta, anzi, via Pantelleria, in pieno centro storico di Palermo, alle spalle di Piazza San Domenico. Il locale è piuttosto recente: nasce nel 2019, da una idea di Francesco Riina, Umberto Giglio e Maurizio Consiglio. Il piano è semplice: creare un locale accogliente, con un bel design; poi, lavorare sodo e usare per le pizze ingredienti sceltissimi, a partire dalle farine. Con un elemento artigianale indispensabile.

Roberto Spinelli è il giovane pizzaman a cui è delegata questa funzione essenziale. La risposta decisa più che mai. Cinque i suoi impasti disponibili nel menù: il Classico, con aggiunta di Senatore Cappelli e germe di grano, il Napoletano Contemporaneo con farine di tipo 0 e 1 (biga, 24 – 36 ore di lievitazione), il Maiorca integrale (biga, 24 – 48 ore di lievitazione), il Timilia integrale (biga, 24 – 48 ore di lievitazione), e il Gluten Free, un blend di farina di grano saraceno, amido di frumento deglutinato, amido di mai e amido di riso.

Golosa l’apertura con le Chips Funnaco, un grazioso vassoietto in alluminio con croccanti sfoglie di patate gialle, viola e dolci servite con fonduta di bufala campana DOP. Impeccabile il Calzone fritto, con fior di latte bio, prosciutto cotto, pomodoro bio e bufala campana.

Tra le pizze, la Porta Palazzo, fiordilatte kmZero, pomodorino confit, patate al forno, guanciale di suino nero dei Nebrodi e chips di cipolla; la Tirano, con bufala campana DOP, speck IGP, porcini freschi, chips croccante di Grana Padano e basilico fresco; la Piazza Vittoria, con bufala campana DOP, robiola di capra, pesto di pistacchio di Raffadali e Speck IGP. La pizza di riferimento è la Funnaco, servita con la cloche per l’affumicatura al legno di ulivo (che si sprigiona al momento del servizio al tavolo), con datterino giallo, ciliegino rosso confit, mozzarella di bufala campana in uscita, basilico fresco e caviale d’olio Evo.

La gestione del vino è essenziale ma oculata. Da bere, abbiamo scelto il vino CdC Rosso 2019 di Baglio del Cristo di Campobello, un blend di Nero d’Avola, Merlot, Syrah e Cabernet Sauvignon, vinificato e affinato in serbatoi di acciaio. È un rosso giovane (e giovanile) dalle decise note fruttate, tra queste piccoli frutti rossi quali lamponi, prugne mature e amarene. Al palato è avvolgente e levigato, con un finale agile e integro. Ideale per una pizza dai gusti marcati e nitidi. Rinfrescatelo leggermente prima del servizio. Il rapporto prezzo-qualità è imbattibile. Se siete in tanti, preferite una Magnum con qualche anno di età, sarà una sorpresa!

Funnaco Pizza-Lab
Via Pantelleria, 19
90133 Palermo
tel. 351.8767650
www.funnaco.it
FB / https://www.facebook.com/funnacopizzalab
INS / http://instagram.com/funnacopizzalab



Informazioni sulla cantina

La cantina Baglio del Cristo di Campobello si trova a Campobello di Licata. I terreni, a 8 km dalla costa, sono posti in zona collinare, tra i 230 ed i 270 metri di altezza,  dove le calde temperature estive vengono mitigate dalle brezze marine. L’estensione del vigneto è di circa 30 ettari, mentre i suoli, molto particolari, sono bianchi e gessosi/calcarei. Le uve coltivate sono autoctone e internazionali. Di proprietà della famiglia Bonetta, viticoltori da generazioni, hanno effettuato la prima vendemmia nella propria cantina nel 2007. Li assiste l’enologo Riccardo Cotarella.

Baglio del Cristo di Campobello
Contrada Favarotta S.S. 123 km 19+200
Campobello di Licata (AG)
GPS: 37.220406 – 13.918129
Anno di Fondazione: 2000
Bottiglie prodotte: 300.000
Ettari Vitati: 30
Agronomo / Enologo: Riccardo Cotarella
Proprietà: Famiglia Bonetta
Portavoce: Carmelo Bonetta


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