Planeta, la linea La Segreta ha un nuovo volto

 

Cambio d’abito per prima linea dei vini di Planeta – i La Segreta. La presentazione è avvenuta a Palermo presso l’Orto Botanico. Nuova la bottiglia 100% Sicilia realizzata insieme alla fondazione SOStain, (carta FSC) e nuove le etichette che raccontano l’origine del nome e l’intimo dialogo con la Natura che ispira Planeta, dentro e fuori la bottiglia.

Con la volontà di sottolineare una ricerca della qualità costante e priva di compromessi, sempre orientata al rispetto per l’ambiente e alla valorizzazione della biodiversità, il restyling ha attinto dal lavoro di un siciliano illustre, Giuseppe Riggio, che tra fine ‘700 e inizio ‘800 realizzò con l’aiuto di un pittore un “erbario picto”, che rappresenta con grande precisione e poesia il patrimonio floristico della regione. Nasce così la nuova veste grafica de La Segreta, frutto della collaborazione con lo studio di design Rovai Weber che ha saputo interpretare al meglio la sensibilità di Planeta nel racconto di una Sicilia nuova, attenta alla sostenibilità e piena di speranza. Intimamente legata al territorio e ai suoi luoghi di provenienza, Planeta raffigura nelle nuove etichette il legame con la Madre Terra, benefattrice generosa e magnanima, i cui frutti possono essere colti da chi ha occhi vigili e coscienza rispettosa. La grafica racconta un alfabeto di erbe, fiori e radici, espressione di una bellezza nascosta e potente che si svela solo a coloro che sanno ammirarla, ricchezza olfattiva e gustativa che si manifesta appieno nei vini.

La Segreta è stata presentata dopo una visita privata all’Orto Botanico, guidata dal suo direttore, Prof. Rosario Schicchi, seguita dagli interventi del Prof. Attilio Carapezza, Presidente della Società siciliana di Scienze Naturali, che ha condiviso la storia dell’erbario di Giuseppe Raggio, e di Susanna Weber, contitolare dello studio Rovai Weber, che ha illustrato il pensiero evolutivo alla base della nuova immagine grafica. Infine, Alessio Planeta, amministratore delegato dell’azienda, ha concluso l’incontro ricordando Diego Planeta, di cui ricorre  oggi l’anniversario della nascita.

Le origini de La Segreta
Attorno al fortino arabo di Mazzallakkar, sulle sponde del lago Arancio a Sambuca di Sicilia, si trova un bosco nascosto alla vista che si scopre solo addentrandosi tra le fronde di olmi e allori, all’interno della tenuta Ulmo. Camminando lungo il sentiero nel bosco, si arriva a una sorgente dove un tempo i viaggiatori trovavano ristoro durante la notte: uno spazio segreto accessibile solo ai più curiosi, un luogo mitico per la famiglia Planeta dove tradizionalmente adulti e bambini trascorrevano campeggiando un breve soggiorno alla scoperta della natura e delle sue bellezze. Qui, un giorno di molti anni fa, Diego Planeta comunicò alla famiglia la sua intenzione di coltivare la vigna e dare inizio alla straordinaria storia di viticoltura ed enoturismo oggi conosciuta in tutto il mondo.
La Segreta nasce quindi nel 1995 con i primi vini e diventa una vera e propria linea nel 2017, con l’arrivo del Grillo e del Nero d’Avola in purezza. Una linea da sempre prodotta esclusivamente con le vigne di proprietà da secoli della famiglia Planeta, coltivate con passione e totale dedizione all’ambiente. Inizialmente legata graficamente a una antica mappa settecentesca descrittiva dei luoghi, a sottolineare una presenza antica e radici profonde, oggi si presente in una veste totalmente nuova e raffinata.
I vini la Segreta sono, come l’intera produzione Planeta, certificati in biologico dal 2022. Si aggiunge la certificazione SOStain, programma di sostenibilità creato e formalizzato dall’omonima fondazione creata nel 2011 che racchiude nel suo disciplinare 10 punti cardine che vanno dalla gestione del vigneto al consumo energetico, dalla scelta delle materie prime locali alla trasparenza nella comunicazione.

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