Fervono i preparativi tra le cantine perché Prowein, la più grande fiera vinicola interazionale in Europa, apre i battenti tra qualche giorno. Abbiamo intervistato alcuni produttori che si apprestano a partire alla volta di Düsseldorf per capire come si preparano ad affrontare l’appuntamento e quali sono gli obiettivi che si prepongono e abbiamo chiesto loro come vedono il mercato tedesco.
Il quadro che emerge è quello di un mercato importante e stabile, che sta migliorando la percezione di qualità nei confronti del vino siciliano.
Per Gianfranco Lombardo dell’omonima cantina a San Cataldo (Caltanissetta) il vino siciliano, fino ad appena un paio di anni fa, era considerato semplicemente per il suo buon rapporto qualità-prezzo, mentre oggi i tedeschi sembrano/sono più consapevoli della sua reale qualità e per questo sono disposti a spendere di più.
Per questo, secondo Günther di Giovanna, titolare dell’omonima cantina a Sambuca (Agrigento), va dato merito alle grandi cantine siciliane che producono eccellenza: sono state loro ad aprire la strada alle cantine più piccole grazie ad una comunicazione intensa incentrata sul concetto di qualità. “E’ un gioco a somma positiva fatto tra grandi e piccoli produttori” dice Di Giovanna “una collaborazione molto interessante tra i grandi brand e noi piccoli artigiani”. Una sinergia vincente per tutte le parti, insomma.
Che il mercato tedesco sia importante si sa, d’altra parte per il vino siciliano rappresenta il primo mercato europeo e basterebbe questo a dimostrare la rilevanza del Prowein. Tuttavia, il Salone di Düsseldorf non piace solo per il peso che ha il mercato interno: il valore aggiunto di questo appuntamento risiede in diversi fattori. Innanzitutto è una fiera B2B, cioè rivolta esclusivamente agli operatori di settore. Inoltre, è la fiera europea maggiormente frequentata dai buyer extra-europei. In ultimo – ma non per questo meno importante – è organizzata alla perfezione, grazie alla proverbiale efficienza tedesca.
Günther di Giovanna tuttavia sottolinea come a Prowein, e in generale nelle fiere europee (contrariamente a quelle americane), manchi un’autentica attività di business matchinge si abbia la sensazione che domanda e offerta non siano mai poste sullo stesso piano. Se da un lato il visitatore infatti può consultare una dettagliata lista di espositori, ben organizzati per territorio di origine su padiglioni e stand, dall’altra l’espositore non ha un servizio altrettanto valido perché non possiede informazioni sui visitatori, risultando pertanto la parte debole del confronto. Per questo Di Giovanna auspica che la fiera possa sviluppare questo servizio in un prossimo futuro.
Giovanna Caruso, proprietaria e giovane Responsabile Export di Caruso & Minini a Marsala, ci dice che per la sua azienda Prowein è l’appuntamento più importante dell’anno e ci anticipa qualcosa delle novità che presenteranno in fiera. Si tratta di due nuovi prodotti, entrambi biologici: un Perricone e un Grillo, entrambi in purezza, che si andranno ad aggiungere al Nero d’avola e al Cataratto, ampliando la linea “Naturalmente Bio”. “I due prodotti hanno un pack accattivante e innovativo” ci dice Giovanna Caruso “perché riportano in etichetta i disegni di tutte quelle piante che naturalmente troviamo nei nostri vigneti e che aiutano le nostre viti a crescere sane. Si tratta delle piante che garantiscono la biodiversità nei nostri terreni.”
Gianfranco Lombardo, la cui azienda nasce nel 2006, presenterà le nuove annate e sottolinea: “ Per noi che siamo piccoli e giovani l’aspetto principale è la continuità: già presentare le nuove annate di ciascun vino è un traguardo. Arriviamo in Germania puntando sul consolidamento della nostra posizione, ma ci sono già ottime premesse per una piccola crescita. Al momento possiamo ritenerci soddisfatti perché il nostro vino copre capillarmente l’intero territorio tedesco”.
Anche Günther Di Giovanna presenterà le nuove annate. Il suo primo obiettivo in fiera è quello di incontrare buyer asiatici: dal Giappone alla Corea del Sud, con tappa a Hong Kong come ingresso possibile per il mercato cinese. “Un buon lavoro in questo senso è stato iniziato dal Consorzio della DOC Sicilia, adesso cerchiamo di mettere a frutto i primi contatti e ottenere qualche risultato concreto. Mentre per quanto riguarda il mercato tedesco è inutile dire che riveste grande rilievo anche per noi. Circa 1/4 della nostra produzione totale viene consumata in Germania e sappiamo che ci sono ampi margini di crescita soprattutto per noi, produttori di biologico da ben 21 anni. La Germania è infatti estremamente interessata all’acquisto di prodotti bio”.
Diverso l’obiettivo di Caruso & Minini: l’azienda esporta quasi l’80% della propria produzione, ma i mercati più solidi sono Canada e America da un lato, Asia dall’altro. In Europa sono i paesi del Nord a farla da padroni. Va da sé che Prowein è in primo luogo il momento ideale per focalizzarsi sul mercato tedesco e trovare il partner ideale per organizzare una distribuzione solida e capillare.
Appuntamento dunque a Düsseldorf dal 17 al 19 Marzo. Quest’anno la fiera festeggia 25 anni e attende circa 712 mila visitatori professionisti, quasi 6.900 espositori provenienti da 64 paesi distribuiti in 843.427 mq di superficie espositiva. L’area assegnata alla Sicilia e coordinata dall’IRVO è di circa 305 metri quadrati collocata nella Hall n. 16 stand n. 16C62 e 16A71. L’ingresso più vicino per accedervi è quello del padiglione 17.