Le Macine, Lipari e il profumo del Russello appena macinato

 

Pianoconte, Lipari, ore 19:00

Duilio: “Hai presente il profumo del grano Russello appena macinato?”.
Caterina: “Sa di Cultura, vero? Odora di miti antichi, ti ricorda i tuoi avi, il sapore di Lipari”.
Duilio: “E’ tutto questo e anche di più, molto di più”.
Caterina: “Quante cose non sappiamo Duilio, quante storie ci hanno raccontato sul grano. Ma ora mangiamo e onoriamo il grano di tuo nonno”.

La pizza di farina Russello non tarda molto a presentarsi in giardino. Prima la fragranza di pane ben cotto, la nota di testa, dritta dentro al naso (colpita ma non affondata). Poi subito dopo il profumo del pomodoro dell’orto, acido e dolce, le patate scottate, la cipolla rossa locale, le note di cuore.

Duilio

A quel punto, la pizza è ancora bella calda, la mozzarella vaccina irrompe, questa è la nota di fondo da non sottovalutare. E’ come quando un buon eau-de-parfum si diffonde nell’aria e evolve con il calore della tua pelle, si mischia con l’ambiente, cambia di minuto in minuto. Quando addento la prima fetta rimango colpita dall’impasto super aromatico (idratazione al 75, lievitazione 36 ore). Il cornicione è in equilibrio con i condimenti, Duilio ama spennellarlo in uscita con il suo olio (Biancolilla e Nocellara), croccante e lucido, non ne lascio nemmeno una briciola, buono come la merenda che facevo da bambina con pane di semola e olio siciliano, semplicemente buono. Mentre continuo a degustare, con la tranquillità di una che si sente a casa, viaggio con la mente, un viaggio tra natura e papille, immagino i campi di grano e gli ortaggi esposti al sole estivo delle tenute di Duilio, un’immagine dopo l’altra, un morso alla volta.

E ’una storia vecchia come il mondo, un dialogo tra me e i grani antichi, un racconto mitologico di cui ho già sentito la narrazione ma che sto provando sulla mia pelle quasi per la prima volta. In bocca permangono i sapori, accompagno con un sorso di Timpa di Yblon, una bionda ragusana, simpatica e beverina, esalta, fresca sul palato, era quella che volevo. Alla fine sono rimasta lì con la birra in mano, gustandomi l’inizio del tramonto nel giardino del ristorante, la macina antica che fa da padrona, le spighe di grano Russello e Maiorca bionde al sole mi ricordano da dove viene questa pizza, questa villa del 1886, questa famiglia.

di Caterina Lo Casto


La pizzeria Le Macine non è una pizzeria come le altre. Ubicata sull’isola di Lipari, in contrada Pianoconte, è il progetto-attività della famiglia Cipicchia. Proprietari sull’isola di un ampio appezzamento, hanno deciso di utilizzarlo attivando coltivazioni agricole, soprattutto grani antichi quali Maiorca, Russello e Senatore Cappelli, e di utilizzarli nella pizzeria-ristorante.  Ma ci sono anche olive, verdure e ortaggi. Il grano viene molito in una piccola macina da 10 chili/ora. Tutto è lavorato il proprio, l’85% della materia prima è autoprodotta. Anche la pasta è della casa. Considerata la minuscola realtà di questa isola delle Eolie, è un unicum che abbiamo molto apprezzato e che seguiremo in futuro.

Le Macine
Via Stradale 9 – C.da Pianoconte
98055 Lipari, Isole Eolie (Me)
tel. 090 9822387
http://www.lemacine.org

 

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