Di seguito il video e il testo dell’intervento introduttivo di Alessio Planeta, Presidente di Assovini Sicilia, a Sicilia en Primeur 2020 Global Webinar.
Sicilia en Primeur 2020 Global Webinar
Intervento di apertura di Alessio Planeta, Presidente di Assovini Sicilia
“Carissimi Amici Giornalisti, Carissimi Colleghi Produttori, Cari Consiglieri di Assovini Sicilia, benvenuti alla diciassettesima edizione di Sicilia en Primeur.
Nessuno di noi avrebbe neanche minimamente potuto immaginare uno scenario come quello che ci costringe lontani, ognuno di noi probabilmente nelle proprie case e città.
Oggi saremo dovuti essere tutti a Cefalù, la splendida località patrimonio dell’Unesco, sospesa tra un mare indimenticabile, una montagna che ti osserva e nel mezzo una cattedrale che è così bella da sembrare un sogno; avremmo dovuto essere alla fine della degustazione En primeur vera e propria, alla fine dei tour, e alla fine dell’ennesimo pranzo cui vi sottoponiamo in Sicilia. E’ vero qualche volta esageriamo; ma noi Siciliani siamo fatti così! Eppure ho la sensazione che oggi, ora, tutti noi vorremmo essere proprio lì.
Non appena lo scenario ha iniziato a farsi preoccupante per le conseguenze del Covid-19, abbiamo deciso già da subito – quando ancora la situazione era da molti sottovalutata – non di rinviare, ma di sospendere questa edizione di Sicilia en Primeur nella forma che conosciamo, e che amiamo, e che tornerà. E altrettanto immediatamente abbiamo deciso di trasformarla in un appuntamento virtuale, quello che sta avendo luogo adesso, ma soprattutto in una Charity in favore della Croce Rossa e della Comunità di Sant’Egidio, a sostegno degli ultimi della nostra società.
Con il consiglio di Assovini – e qui vorrei ringraziare i consiglieri nominandoli uno ad uno: Mariangela Cambria, Lilly Fazio, Josè Rallo, Michele Faro, Francesco Ferreri, Laurent de la Gatinais e Alberto Tasca – abbiamo deciso di chiedervi una sola ora, o poco più del vostro tempo, per mantenere se non quello scambio di profumi, sapori , emozioni che soltanto la presenza fisica in Sicilia può darci, ma quanto meno lo scambio di informazioni e l’aggiornamento sulle novità più importanti e sui progetti: ciò che serve adesso per affrontare al meglio il mutato scenario.
Per questo dopo i miei saluti e qualche mia piccola riflessione, Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, ci parlerà del lavoro straordinario che sta portando avanti; Pino Cuttaia, Presidente de Le Soste di Ulisse, senza alcun dubbio manterrà vivo in tutti voi il desiderio di tornare appena possibile in Sicilia e infine – cosi come nelle ultime due edizioni – Mattia Filippi, di Uva Sapiens, supportato dai dati di molti dei soci Assovini Sicilia, ci presenterà la vendemmia 2019 cosi come è stata.
I nostri uffici e i nostri soci sono a disposizione per chi vorrà, alle modalità più comode, degustare i vini: basterà contattarci.
Non anticipo il mio pensiero sulla vendemmia 2019; invece prendo i pochi minuti che mi restano oggi per qualche riflessione sulla nostra Associazione e sui tempi che viviamo.
Assovini è un piccolo miracolo siciliano, lo dico con una certa emozione e un pizzico di orgoglio; mette insieme 90 e più produttori e quasi 9 bottiglie su 10 prodotte in Sicilia.
Accompagna le aziende nei progetti di promozione e in molte fiere; quest’anno abbiamo fatto in tempo a fare “Wine in Paris”, certamente non immaginando che sarebbe stato l’unica fiera del 2020!
Interagisce con il governo del vino siciliano con un filo diretto, con la autorevolezza che le nostre storie di imprenditori ci consentono e con la forza dei numeri; tutto questo ci ha permesso anche in questa emergenza di essere ascoltati riguardo alle esigenze di tutto il settore e ai tempi folli che stiamo vivendo.
Assovini da pochi mesi ha una sede propria grande e nuova. Nata innanzi tutto per meglio assistere i soci e ospitarli, con la sua sala degustazioni è anche il punto di partenza ideale per i Vostri giri in Sicilia: è collocata strategicamente nelle vicinanze dell’aeroporto di Palermo e degli snodi viari, permettendovi di organizzare al meglio le vostre visite, le vostre scorribande in tutta la Sicilia, tra tutte le aziende vinicole, da Marsala all’Etna, a Noto. Non vediamo l’ora di ricevervi, quando sarà possibile, appena scesi dall’aereo!
Tutto questo ve lo racconto soltanto per farvi capire che Assovini ha un progetto di lunga scadenza! Ma la nostra natura di siciliani irrequieti ci porta di continuo verso nuove sfide e nuovi obiettivi. La Sicilia ha fatto un gran bel pezzo di strada nel mondo del vino; e oggi non può fermarsi e deve continuare ad alzare la asticella.
E la nuova sfida e impegno di Assovini sarà impegnarsi attivamente per sviluppare e comunicare i valori del vino siciliano ed in particolare la natura sostenibile delle proprie produzioni.
Per troppo tempo siamo stati timidi, per troppo tempo abbiamo lasciato spazio ad altre zone viticole: anche la presentazione di oggi – che ho visto in anteprima – vi dirà come la Sicilia, oltre ad avere il piu grande vigneto bio d’Italia, ha anche una natura ed un paesaggio vocati alla sostenibilità come nessun altro territorio. È ora di mettere il campanile della sostenibilità al centro del villaggio!
Far comprendere prima di tutto agli addetti ai lavori – e tramite di essi ai consumatori – quale straordinario patrimonio e quale enorme vantaggio competitivo sia per noi il poter fare viticoltura su questa grande isola al centro del Mediterraneo.
Per questo – insieme al consorzio DOC Sicilia – costituiremo una Fondazione per la Sostenibilità Sicilia che sarà il think-thank: nelle nostre intenzioni, dell’ulteriore sviluppo del vino siciliano per compiere l’ultimo miglio, il più difficile e il più bello. Non possiamo non fare un passaggio sui tempi che stiamo vivendo.
Una cosa abbiamo di nuovo imparato in questi tempi, e cioè a chiedere a chi incontriamo COME STAI. Se fossimo pochi, lo farei con tutti voi; è la cosa più importante e il resto passa senza dubbio in secondo piano. Per questo provo a raccontare come stiamo noi siciliani. Per farlo mi sono venuti in mente due figure, due immagini, che la Sicilia, reale, immaginaria e letteraria propone, specie a chi fa il nostro mestiere: il pescatore e l’agricoltore . Ecco un brano dalla poesie L’Approdo, di Luigi Pirandello (a beneficio degli amici stranieri, siciliano di Agrigento e premio Nobel per la letteratura nel 1934):
E al fine, eccomi in porto. Ancor mi resta
negli occhi uno stupor truce, una truce
visione, il terror de la tempesta;
ma svaniran ne la tranquilla luce.
È certo, intanto, che son salvo, in porto.
Logorato, ma salvo.
Noi ci sentiamo così. Logorati, ma con con le energie che i ritmi della natura in questa splendida primavera ci ha regalato; pronti a reagire e a tornare in mare. E l’altra immagine è quella dell’agricoltore, ma non di provenienza letteraria. Qui siamo noi viticoltori, noi agricoltori: le nostre vite. Ecco io mi sento come quando – diamine quante volte e successo nella vita di ognuno di noi – uno sconvolgimento della natura, imprevisto, inarrestabile e spietato – una grandinate, una gelata, un’alluvione o un incendio – ti lasciano a terra. Quando arrivi in campagna e, dopo un anno di lavoro capisci che devi solo ripartire: senza guardare indietro, ma solo progettando il domani. Con questo pensiero, in attesa di raccontarci – finalmente de visu – come stiamo; vi ringrazio di cuore, come se foste qui in Sicilia, sotto il cielo azzurro di Menfi.
Grazie e a presto!
Alessio Planeta