L’opportunità del fotovoltaico col Parco Agrisolare del PNRR, misura M2C1-I.2.2.

 

Numerose le misure avviate in questi mesi dai paesi europei per fronteggiare la prossima, imminente crisi economica dovuti al “caro bollette”. Mentre nei paesi d’oltralpe si prosegue nella nuova costruzione di rigassificatori e blocco dei prezzi del gas con risorse pubbliche, per quanto riguarda l’Italia sembra si sia optato per obiettivi a medio e lungo termine. Poche le notizie della messa in opera di due navi acquistate da Snam la cui entrata in funzione è prevista nell’estate del 2023 per la prima nave, per la seconda nello stesso periodo del 2024. Anche i nuovi (mega) giacimenti scoperti e in concessione ad ENI non avranno immediata attivazione. Per le aziende e i privati non resta che valutare le cosiddette energie alternative, alcune di esse finanziate dal “Pnrr”, ma a patto di decidere immediatamente.

In concreto, il MIPAAF, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha pubblicato il 22 agosto scorso un avviso recante le modalità di presentazione delle domande di accesso per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale nell’ambito della misura “Parco Agrisolare” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La misura sostiene gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale volti a rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Obiettivo finale della misura è ridurre drasticamente i consumi e promuovere (entro il 2026) l’installazione di pannelli solari fotovoltaici con una nuova produzione di 375.000 KW.

L’ammontare stanziato ammonta a 1,5 miliardi di euro ed è inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Di questi, 1,2 miliardi sono destinati a interventi nel settore della produzione agricola primaria, mentre due quote da 150 milioni ciascuna andranno al settore della trasformazione di prodotti agricoli e a quello della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli. Un importo pari almeno al 40% delle risorse complessive è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, dove sarà concesso fino al 50% delle spese ammissibili. Le imprese agricole o i soci di una cooperativa agricola potranno partecipare all’iniziativa. Le agevolazioni saranno concesse mediante una procedura a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Il bando del ministero delle Politiche agricole è stato aperto il 27 settembre alle ore 12.00 e chiuderà il 27 ottobre, sempre ore 12.00Le domande di accesso al contributo a fondo perduto possono essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal GSE, accessibile dall’Area clienti. Per informazioni e richieste di chiarimento è possibile consultare la sezione dedicata del sito Gse Servizi/Attuazione Misure PNRR/Parco Agrisolare, in cui è anche presente un link denominato “Portale di supporto del Gse”.
Per informazioni e richieste di chiarimento è possibile consultare la sezione dedicata del sito GSE Servizi/Attuazione Misure PNRR/Parco Agrisolare, in cui è anche presente un link denominato “Portale di supporto del GSE”. Inoltre, per quesiti di carattere non prettamente tecnico, è possibile scrivere all’indirizzo: faq.agrisolare (at) politicheagricole.it. All’Avviso sono allegati i seguenti documenti: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18486
– allegato A “Regolamento Operativo”;   ­
– allegato B “Codici ATECO Agrisolare”;   ­
– allegato C “Allegati TFUE”;   ­
– allegato D “Simulatore analisi controfattualità grandi imprese”;
– Manuale Utente Portale Agrisolare.

https://www.politicheagricole.it/bando_incentivi_parco_agrisolare

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