Per tutto l’inverno, gli ospiti del ristorante Sapio, una stella Michelin a Catania, potranno amplificare la loro esperienza di conoscenza del territorio attraverso le opere di Nunzio Fisichella esposte in sala.
Le opere di Nunzio Fisichella
L’energia dell’Etna si manifesta nelle tele dell’artista catanese percorrendole come fosse magma: questa intensità è il frutto di una lunga ricerca personale, di un dialogo intimo con il vulcano, di una lunga esperienza di trekking solitario ed estremo tra i sentieri. Un’esperienza che prosegue nell’amata isola di Stromboli e tra i paesaggi brulli di Filicudi, e che diventa riconnessione ad emozioni profonde.
Le opere prendono forma con i colori della notte, del buio, ma non sono mai cupe: la luce emerge, riflette, irradia l’oscurità. Compare e prende spazio il cielo, che si connette con la percezione tattile del mare. Il rosso, dall’alba, già vivida, arriva all’intensità piena e totale del tramonto. L’uso frequente e ormai inconfondibile della sabbia vulcanica sulla tela rende questi dipinti potenti come sculture: in ogni quadro sembra infatti prendere vita l’intero processo sedimentario del magma.
Uno spazio per sollecitare alla bellezza
“Abbiamo scelto le opere di Fisichella per la forte sintonia con il nostro lavoro: la profonda componente intima e personale da un lato, e la capacità di farsi racconto delle evocazioni di una terra dall’altro” spiega Alessandro Ingiulla, chef patron del ristorante.
Gli spazi di Sapio sono stati pensati per accogliere periodicamente mostre temporanee di artisti prevalentemente locali che si avvicendano insieme all’evoluzione stagionale del menu. Un modo per mettere in dialogo più forme d’arte e sollecitare gli ospiti all’indagine della bellezza, com’è proprio del pensiero che muove il ristorante.
Le opere di Fisichella, che resteranno esposte per tutto l’inverno, prendono il posto di The City On The Water, la mostra di Giancarlo Leone che ha vestito la sala del ristorante per tutta l’estate 2024.
I quadri in mostra possono essere acquistati.
