E’ tornato il Premio Internazionale Beato Padre Pino Puglisi promosso dall’Arcidiocesi di Palermo in collaborazione con l’associazione “Giovani 2017 3P Onlus”, presieduta da Gemma Ocello.
Il premio, giunto alla XVII edizione, è dedicato quest’anno al Diritto alla vita e al dovere di proteggere la Terra, temi costantemente al centro dell’azione pastorale del Beato Giuseppe Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993.
L’Arcidiocesi di Palermo, con la Lettera dell’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice Fino al compimento dell’amore, “Perché come ho fatto io facciate anche voi “ (Gv 13-15), ha aperto nei mesi scorsi il cammino verso il trentesimo anniversario dell’uccisione per mano mafiosa del Beato Giuseppe Puglisi.
Il progetto del Premio internazionale, ideato da Don Antonio Garau, è cresciuto in questi anni anche grazie all’attenzione per i temi legati alla solidarietà e alla legalità, fino ad affermarsi anche al di là dei confini nazionali.
La serata con la consegna dei riconoscimenti ha avuto luogo domenica 4 dicembre alle 21, al Teatro Politeama di Palermo. Sono stati sei i premiati, testimoni di altrettante storie esemplari di impegno, solidarietà e attenzione ai più deboli:
JOSE’ RALLO, attraverso la realtà vitivinicola di Donnafugata promuove a livello internazionale l’incontro e il dialogo tra le culture e i popoli, generando percorsi di pace.
NICO ACAMPORA, inventore e gestore di Pizza Out, realtà che coinvolge in diversi ruoli lavorativi ragazzi e ragazze autistici.
NELLO SCAVO, giornalista e inviato in zone di conflitto per il quotidiano Avvenire. Nel settembre 2017 si è introdotto in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando le condizioni di schiavitù e tortura dei migranti. Dopo le numerose minacce ricevute, dal 2019 vive sotto scorta.
ANDREA SEGRE’, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso l’Università di Bologna, è ideatore della campagna internazionale contro lo spreco del cibo nel mondo.
DARIO CIPOLLA, consulente tecnico capo della FAO, è impegnato ad aumentare la produttività agricola per migliorare la vita delle popolazioni rurali e per contribuire alla crescita economica del territorio del Mozambico.
GIUSTO PICONE, professore ordinario in quiescenza presso l’Università di Palermo, è coordinatore scientifico del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Migrare” – Mobilità, differenze, dialogo, diritti.
La giuria del Premio, presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice, è composta da Vincenzo Bagarello, Don Antonio Garau, Ignazio Garsia, Gemma Ocello e Roberto Gueli.
“Ho accolto questo premio con un sentimento di profondo rispetto e di responsabilità” – ha commentato José Rallo, ringraziando la Giuria presieduta dall’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice – “La vita e la terra sono indivisibili, non si può pensare l’una senza l’altra. Di fronte alle minacce del cambiamento climatico e all’utilizzo di risorse naturali oltre i limiti, il nostro modo di fare impresa è chiamato a perseguire sempre di più la sostenibilità ambientale e sociale. Lo dobbiamo alla madre Terra, a noi stessi e ancora di più alle future generazioni”.