Caltanissetta, la nuova vita della ex capitale mondiale dello zolfo

 

Calatenixet …resolvitur Castrum foeminarum”, tradotto, “Caltanissetta, il Castello delle donne” (Goffredo Malaterra, De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius).

Un città curiosa, al centro di tutto e di nulla allo stesso tempo. Un non-luogo – ma solo in apparenza – intriso di ingegno, storia, elementi cerniera del passato siciliano. Attiva dal periodo bizantino e arabo, Caltanissetta esibisce un valore storico che va oltre la semplice cronaca contemporanea. La città è infatti citata, non infrequentemente, per essere sede di Tribunale e di uffici giudiziari di Procura della Repubblica.

Pesantemente bombardata nel secondo conflitto mondiale, restano – si fa per dire – il Duomo di Santa Maria la Nova (1560), l’Abbazia di Santo Spirito (1153) con il Museo archeologico, le chiese di Sant’Agata al Collegio (1610), Santa Maria degli Angeli (1250), San Giovanni, San Sebastiano (1711), San Domenico (1400), Santa Croce (1590), il cimitero monumentale degli angeli, il convento dei frati minori dei Cappuccini, Palazzo del Carmine (municipio), Palazzo Moncada (1600); poi, il Museo mineralogico, paleontologico e della zolfara. Su quest’ultimo elemento sono necessari approfondimenti: per tutto l’Ottocento, Caltanissetta visse un notevole sviluppo industriale che si protrasse fino alla seconda metà del Novecento. La presenza di vasti giacimenti di zolfo la rese un importante centro estrattivo, tanto da essere conosciuta in passato con l’appellativo di capitale mondiale dello zolfo. L’importanza che rivestì è testimoniata dalla fondazione, nel 1862, del primo istituto minerario d’Italia, accanto al quale è appunto sorto il museo mineralogico. Lo ripetiamo, il primo d’Italia.

Che dire, poi, delle belle realtà agricole e vitivinicole quali Masseria del Feudo, Lombardo Vini, Grottarossa, Feudo Principi di Butera e il panificio Santa Rita di Maurizio Spinello, uno tra i migliori forni d’Italia?

Le ragioni di una visita non mancano e la redazione di WIS ha voluto fare un approfondimento del settore dell’ospitalità e del food. Cosa offre la città? Di seguito alcune proposte per un soggiorno ricco di soprese:

1. Antichi Ricordi, l’Albergo “diffuso” di Charme di Caltanissetta

2. Aria, il piccolo grande Ristorante di Caltanissetta

3. Castiglia 1888, la bontà ha un cuore moderno. Trattoria, Macelleria, Winebar

4. The Bonfanti Experiment: come creare l’enoteca più fornita d’Italia in meno di 10 anni. L’Enoteca Nero d’Avola & Co. di San Cataldo (CL)

 

 

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