Preservare e innovare il “Vigneto Sicilia“, con l’individuazione dei cloni più idonei per far fronte ai repentini effetti dei cambiamenti climatici: se ne parlerà mercoledì 16 ottobre, a Marsala presso il Laboratorio sperimentale di micro-vinificazione in Contrada Bosco, nell’ambito della tappa conclusiva del progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo”.
Uno studio di grande attualità promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola e agraria Vivaio “F. Paulsen”. I risultati dello studio condotto sul Germoplasma sono l’occasione per immaginare gli sviluppi del vigneto Siciliano in un’ottica legata alla qualità delle uve e alla capacità dei vitigni di adattarsi e resistere alla mutazioni climatiche che hanno interessato l’Isola negli ultimi anni. Vitigni resilienti e in grado di garantire la qualità del frutto: è questo l’obiettivo primario sul quale si sono focalizzati studiosi, associazioni, istituzioni.
Lo studio sul germoplasma sarà presentato dal Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia, Antonio Rallo e, prenderanno parte all’incontro, il Dott. Carmelo Zavaglia – già responsabile Certificazione dei materiali di moltiplicazione della vite del Crea-Ve -, il Dott. Vincenzo Pernice – Assessorato Agricoltura Regione Siciliana e il Prof. Antonino Pisciotta del Dipartimento SAAF. Focus della giornata, le “buone pratiche” che hanno conseguito la migliore selezione dei biotipi per ciascun vitigno, autoctono e alloctono, oggetto della ricerca e dello studio condotto anche grazie all’apporto del sistema Vivaistico siciliano