Con mostre fotografiche, spettacoli ed eventi a tema ambientale, per contribuire alla maturazione di una rinnovata sensibilità ecologica, soprattutto tra le giovani generazioni, e valorizzare il grande patrimonio culturale artistico e naturale delle Isole Eolie, dichiarate patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, il SalinaDocFest è un festival che promuove la salvaguardia dell’ambiente.
Con uno storico di oltre 1.500 film iscritti e 400 proiettati, 1.000 tra registi e produzioni provenienti da 12 paesi, 200 giornalisti accreditati, 700 ospiti speciali e attraverso il gemellaggio con festival del documentario di ogni parte del mondo (Stati Uniti, Brasile, Germania, Gran Bretagna, Slovenia, Spagna, Marocco, Tunisia) il SalinaDocFest si è affermato tra gli eventi di punta per il cinema documentaristico internazionale ed è uno dei protagonisti del processo che negli ultimi anni ha trasformato il “documentario narrativo” in un genere capace di grande impatto popolare.
L’edizione 2019
L’edizione 2019 del SDF ha come tema e filo conduttore le (R)ESISTENZE, cioè le esistenze, le vite e le storie che resistono all’omologazione culturale, alle violazioni dei diritti umani, alla devastazione ambientale.
Il resistere – trovare visibilità nelle sale sempre più attratte dal cinema commerciale e d’intrattenimento – è, assieme al narrare, la missione del cinema documentario del quale il SDF è dal 2006 uno degli avamposti nazionali e internazionali.
Anche quest’anno sette film (la selezione sarà completata entro il mese di luglio, qui il bando con il regolamento) parteciperanno al Concorso internazionale per l’assegnazione del primo premio, il prestigioso Tasca d’Oro. In questo spazio inseriremo gli “stati d’avanzamento” del programma di cui via via daremo notizia nel nostro sito completamente rinnovato, fino alla pubblicazione nel mese di agosto del programma definitivo.
Primo ospite confermato, il regista Claudio Giovannesi che, per la sezione “Sguardi di cinema-SIAE”, presenterà il suo ultimo film La paranza dei bambini, tratto dal romanzo di Roberto Saviano.
Claudio Giovannesi sarà anche membro della Giuria del Concorso internazionale che assegnerà il Premio Tasca d’Oro. Affianco a lui siamo onorati di avere in giuria il regista francese Nicolas Philibert, autore, tra i tanti lavori, di Essere e avere, film su una scuola rurale francese, che fu presentato a Cannes nel 2002 e che fu anche premiato ai César. Completa la terna il fotografo Francesco Zizola, pluripremiato fotografo, autore, tra l’altro, dell’immagine di copertina di questa nuova edizione del Festival.
Una delle altre novità di quest’anno è la Giuria Wif, l’Associazione “Women in Film, TV & Media”, che premierà l documentario che più di tutti ha contribuito a una riflessione sulla condizione femminile nel cinema. Giurate sono la produttrice Kissy Dugan, l’attrice Valentina Carnelutti e la regista Antonietta De Lillo
Inoltre – dopo il successo dello scorso anno dei cunti siciliani nelle strade di Malfa – l’allestimento a opera di Mario Incudine di un “racconto paese” che coinvolgerà, in un’opera corale, la gente di Salina; l’istituzione della sezione “Cinema e Storia” – (R)esistenze nel/del cinema, curata dallo storico Ermanno Taviani (Università degli Studi di Catania), con il Patrocinio del CIDI (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti) di Palermo.
Nato da una idea di Giovanna Taviani, il festival si basa sul suo profondo legame con l’isola delle lunghe estati dell’infanzia e dell’adolescenza, con le spiagge bianche di Lipari, set scelto nel 1984 dal padre Vittorio e dallo zio Paolo – che fin dal 1970 avevano scelto Salina come seconda casa – per Kaos, dove Giovanna interpretò, assieme al fratello Giuliano e alla cugina Valentina – la scena del “tuffo” nella pomice.
Il SalinadocFest è il Festival delle Eolie: l’intero arcipelago è protagonista della storia del cinema italiano: da Stromboli Terra di Dio (1950) di Roberto Rossellini (con Ingrid Bergman) a L’Avventura girato a Panarea tra il 1959 e il 1960 da Michelangelo Antonioni, da Vulcano di William Dieterle (con Anna Magnani) a Il Postino di Massimo Troisi, al Caro Diario di Nanni Moretti.
Le Eolie sono state e sono anche protagoniste dello specifico genere del documentario. A Stromboli, nel 1954, Vittorio De Seta, girò il suo Isole di Fuoco. E a Salina, alla fine degli anni Quaranta, nacque la Panaria Film di Alliata, Maraini e Moncada che sperimentò tecniche di ripresa subacquea mai realizzate prima. Un festival, assieme, per il mondo e per il suo territorio. Per la natura spettacolare della più verde delle isole vulcaniche e anche per la sua economia.
Il SalinadocFest ha il sostegno delle amministrazioni dei comuni di Malfa e Santa Marina Salina e di alcune delle più importanti realtà imprenditoriali eoliane e siciliane: la storica azienda vitivinicola dei Conti Tasca D’Almerita (che dal primo anno attribuisce il prestigioso premio Tasca D’Oro al Miglior Documentario) col suo hotel Capofaro, Locanda & Malvasia; l’Hotel Signum di Clara Rametta, sindaco di Malfa (col ristorante diretto da Martina Caruso, la chef-patron stellata più giovane d’Italia); l’Hotel Ravesi di Giuseppe e Lorenzo Siracusano.