Ricci Weekender, l’alchimia tra cibo, vino e musica si rivela vincente

 

Oltre venti le nazionalità presenti all’ultima edizione di Ricci Weender, il festival internazionale di cibo, vino, musica che ha chiuso la quinta edizione confermando il suo forte appeal internazionale.

Ideato da Diego Vespa, fondatore dei Mercati Generali di Catania, e Gilles Peterson, producer musicista e dj inglese, Riccci Weekender nasce da una scommessa: offrire l’esperienza siciliana in un weekend dove la musica si incrocia con la cucina e il vino.

Sonorità internazionali – dal jazz all’elettronica – accompagnano cene di chef stellati ed eccellenze territoriali. Il sodalizio anglo-siculo, si rivela vincente.

La V edizione del festival, con il sostegno dell’Assessorato al turismo sport e spettacolo e dall’Assessorato alle attività produttive, ha confermato la collaborazione tra il circolo Mercati Generali, la radio britannica con base a Londra Worldwide FM fondata dal Dj e producer Gilles Peterson, e il cuoco inglese Ed Wilson.

L’apertura del festival è stata affidata a Palazzo Biscari, il cortile del monumentale Castello Ursino, lo storico club Mercati Generali, che quest’anno ha festeggiato i 25 anni di attività. Il giardino botanico di Radicepura si è trasformato in un dj-set mentre Materia Spazio Cucina e la cantina Murgo sull’Etna,  hanno ospitato la parte food and wine.

Il percorso musicale ha visto sul palcoscenico artisti come la leggenda della club culture e della dance music Norman Jay e Gilles Peterson, che nel suo percorso ha attraversato generi stili e nazioni della musica, rilanciando l’elettronica come suono globale, mixando soul, hip hop e jazz ai suoni del mondo. Tra gli italiani, Rosa Brunello, Gianluca Petrella, al festival con la sua formazione più iconica, COSMIC RENAISSANCE, e il “maestro” Nicola Conte, uno dei produttori jazz più eleganti sulla scena.

Sold-out gli appuntamenti con il food: accanto ad Ed Wilson, hanno “brillato” la stella Michelin Merlin Labron Johnson, del ristorante inglese Osip, Seb Myers, Ry Jessup e l’italo egiziano Mitshel Ibrahim. Hanno affiancato la poderosa “brigata inglese”, due siciliani: Bianca Celano chef al Materia – Spazio Cucina, il laboratorio gastronomico di Habitat Boutique Hotel di Catania e Piermaria Trischitta, giovane chef cresciuta in importanti cucine gourmet in giro per il mondo, e approdato al Røst di Milano.

Il Ricci Weekender nasce da una scommessa fatta tra me e Gilles Peterson, producer musicista e dj inglese, un vero punto di riferimento nella scena della musica live ed elettronica internazionale che conosco da molti anni occupandomi da oltre trent’anni di eventi musicali con i Mercati Generali che ho fondato e che dirigo sin dal 1998 – afferma Diego Vespa. – L’idea condivisa con Gilles era quella di riuscire ad offrire e far conoscere in un solo week end il meglio dell’Isola, che entrambi amiamo moltissimo, creando un ponte ideale tra la Sicilia e l’Europa. Da allora- sono passati già tre anni- si è creato un circolo di persone- i weekender, che in un fine settimana di settembre si ritrovano in Sicilia da ogni parte d’Europa, soprattutto da Londra e dall’Inghilterra, ma anche da tutta Italia, e dalle altre parti della Sicilia, per condividere un’esperienza. Quindi il nome della rassegna viene da quest’idea: creare un “club” di viaggiatori del weekend che si ritrovi di anno in anno in Sicilia per conoscere le sue eccellenze, che naturalmente includono anche il cibo, come i ricci di mare! Da qui Ricci Weekender”.

Per Gilles Peterson “esiste un forte parallelismo tra il mondo degli chef e quello dei DJ. Nel primo caso, gli ingredienti sono curati per creare un menu. Nel secondo, la musica è combinata per creare un set o una playlist. Entrambi usano un processo alchimistico per produrre qualcosa di nuovo, che desta sorpresa e godimento per chi ne viene in contatto.L’altro collegamento tra i due mondi è il modo in cui il cibo e la musica formano dei punti centrali nello sviluppo e mantenimento di una comunità che essa stia intorno a un tavolo o all’interno di un club.  Le comunità sono anche costruite attorno alle passioni, e così l’idea di creare collegamenti tra ambiti diversi è un modo per unire le persone in modo significativo”.

di Liliana Rosano

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