Il mondo dei lievitati – è il caso di dire – è in gran fermento. Mai come oggi, soprattutto in Sicilia, è possibile scegliere tra pizzerie che propongono ottime pizze realizzate con materie prime eccellenti. Ma non è solo questione di topping, il condimento sopra: la tecnica artigianale di impastare, far lievitare e rendere digeribile la componente pane è una questione di indispensabile approfondimento che non è più lasciata al caso. Le migliori pizzerie propongono, ormai da anni, diversi tipi di impasti realizzati con miscele di farine diverse, integrali, o ottenute da varietà cosiddette antiche. Queste, a differenze di quelle moderne, sono più digeribili e con quantità di glutine inferiore. Con un inconveniente: la lavorazione risulta più lunga e complessa.
Tra i locali che abbiamo visitato recentemente segnaliamo la pizzeria Saccharum – presso lo svincolo autostradale A19 di Altavilla Milicia (PA) – e la pizzeria Le Due Sicilie di Barcellona Pozzo di Gotto (Me).
Pizzeria Saccharum
Altavilla Milicia (Pa)
Il nome della pizzeria richiama la “canna da zucchero” che in questa zona – tra Bagheria e Altavilla – era coltivata in maniera intensiva dal tempo degli arabi sino a fine ‘800. Gli ambienti sono moderni, confortevoli; numerosi inserti in legno e pietra donano una bella atmosfera e una piacevolezza naturale. Le lampade a sospensione sono realizzate con simpatici cestelli di frittura e scolapasta. D’estate, così come in inverno, è possibile cenare in terrazza.
Titolare della pizzeria è Gioacchino Gargano, pizzaiolo e chef. La sua esperienza, infatti, non si limita alla pizza. Nel suo passato c’è tanta ristorazione con esperienza all’estero, ad esempio al Gran Caffè Convivium di Parigi. Lo assiste in sala, Maria Loredana Sparacino provvede con attenzione ad una cura meticolosa dei clienti e delle loro necessità.
La pizza è un compromesso tra lo stile napoletano e il croccante stile italiano. Ben alveolata, asciutta e un po’ crunch in superficie. Racconta Gioacchino “la mia pizza non è né campana, né romana, né diversamente napoletana; è il risultato dei miei studi, corsi, esperimenti e prove, semplicemente MIA! Con i miei difetti e qualche pregio. Sto studiando un impasto senza lieviti aggiunti, utilizzando invece la fermentazione spontanea del succo di canna da zucchero”. Ottime le materie prime del topping. Il pesce è fornito da una pescheria di Bagheria che ogni mattina, prima dell’alba, sceglie appositamente il pesce a Porticello. Il forno è rigorosamente a legna.
Divertente il “benvenuto”, un bocconcino di pane cotto al vapore, tipo baozi, condito con burrata, pomodorini giallo e rosso confit, alici di Cetara e perle olio extravergine, accompagnato da un mini cocktail Mojito servito in bottiglietta di vetro con tappo in ceramica.
Tra gli antipasti, molto interessanti U’ Panaru ca’ vastella di ricotta, lavorata con farine macinate a pietra e lenta lievitazione, o la caponata Saccharum, sfumata con aceto invecchiato di Marsala e zucchero di canna non raffinato, o ancora l’Omaggio ad Aspra, con alici marinate, insalata di polpo, caponata di pesce azzurro e tortino di alici a’beccafico. Tra le composizioni dell’orto, imperdibile U’
Scolapasta di patatine fritte e crocché, servite nella carta marrone.
Tra le pizze, la Norma a casa mia, con pomodoro, fiordilatte, provola delle Madonie affumicata, melanzane e, in uscita, crema di pomodoro riccio, pesto al basilico della casa, mandorle tostate e scaglie di Pecorino DOP siciliano; un Romano in Sicilia, con provola bianca, Pecorino DOP stagionato e pepe; la Regina di Napoli, con mozzarella di bufala, datterino giallo e rosso, e acciughe marinate di Aspra; la Morsi d’Italia, con patate al forno, Provola delle Madonie affumicata, in uscita, speck e rosmarino; la Canazzu Palermitanu, con dadolata di ortaggi di stagione, fiordilatte, in uscita prosciutto arrosto dei Nebrodi e giro di olio extravergine Cerasuola; infine, Peperone ‘mbuttunatu, con peperoni, mozzarella di bufala, olive caiazzane, cipolla e, in uscita, filetti di tonno da pesca sostenibile lavorato artigianalmente, giro di olio extravergine di Cerasuola. Minimale e ben realizzata la carta dei vini, in linea con le proposte e le materie prime delle pizze. Ci sono Azienda Agricola Rallo, Baglio del Cristo di Campobello, Planeta, Gulfi, Milazzo e altre. Sotto la photogallery e gli indirizzi.
Pizzeria Le Due Sicilie
Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
Il Faro, quello del porto di Messina sul braccio di San Raineri, è il testimone silenzioso di una delle storie più importati d’Italia, il “Regno delle due Sicilie”. Questo Stato – espressione di un Sud nel quale Napoli e Palermo erano due capitali europee – è formalmente esistito dal dicembre 1816 al febbraio 1861, ma ha radici lontane che risalgono ai normanni. Sono due metà della stesso disegno, due pezzi che si sono costituiti, rincorsi, divisi e ricongiunti molte volte, per quasi sette secoli (alla fine all’articolo ne tracceremo una breve sintesi). La pizzeria Le due Sicilie si trova a Barcellona Pozzo di Gotto, un comune di fronte alle Eolie, a pochi chilometri da Milazzo e Messina. Il riferimento alle “Due Sicilie” non è casuale, bensì reale, e adesso vi spieghiamo perché: la pizzeria si trova a cavallo di due interpretazioni gastronomiche, quella dei Regno di Napoli e Sicilia, e mai nome di una pizzeria fu più azzeccato di questo. Lo stile “napoletano” della pizza si fonde con la sicilianità del luogo e delle materie prime. I protagonisti completano il quadro siculo-campano: si chiamano Carmelo Abbate, siciliano di Barcellona, e Simona Seccia, campana di Napoli, coppia nel lavoro e nella vita. L’amore tra i due sboccia in un villaggio turistico dell’isola e Carmelo decide di inseguire l’oggetto del suo desiderio sino a Napoli. Qui accade una full-immersion nello stile di pizza più famoso del mondo che lo segnerà definitivamente sino ad aprire qualche anno dopo, proprio a Barcellona, la Pizzeria “Le Due Sicilie”. Poi, un anno fa, il trasferimento nella sede attuale di Via Cairoli, 136.
Sul fronte pizze, tre gli impasti principali, il “Classico”, un impasto integrale e uno alternativo con germe di grano. Per chi soffre di celiachia, c’è un impasto senza glutine. Le materie prime sono di eccellenza. Tra le pizze, la Pino Daniele, una pizza bianca con mozzarella di bufala, formaggio salmonato, funghi porcini, Speck dell’Alto Adige e noci; la Super Simo è con pomodori gialli del Vesuvio, mozzarella di bufala, filetti di tonno di Cetara, capperi di Pantelleria, cipolle e olive; nella Maradona il cornicione è farcito con ricotta, poi mozzarella di bufala, patate al forno, salsiccia e funghi; O’Sarracino è con pomodorini gialli, mozzarella e ricotta di bufala, crudo di Parma, rucola, radicchio e noci. Tra le Classiche DOP, la Salsiccia e Friarelli, con provola di bufala, salsiccia, friarielli e Parmigiano; la Don Salvatore, con mozzarella di bufala affumicata, patate al forno, Gorgonzola, porchetta e cipolla; la Due Sicilie, con pomodori datterini, mozzarella di bufala, crudo di Parma, melanzane arrosto sott’olio e Parmigiano in uscita; infine la D.O.P. con pomodoro, mozzarella di bufala DOP, basilico e Parmigiano.
Da bere, birre tedesche, artigianali e siciliane. Oppure i pregiati vini delle cantine Milazzo, Firriato, Duca di Salaparuta e Sibiliana di Cantine Europa. Sotto la photogallery e gli indirizzi.
Saccharum – Pizzeria, Ristorante di pesce
Via Marina Della, Str. Litorale della Bruca, 1 / uscita A19 Altavilla Milicia
90010 Altavilla Milicia (Pa)
Tel. 091 9103210
Pagina Facebook
Le Due Sicilie – Pizzeria
Via Cairoli, 136 (161,00 km)
98051 Barcellona-Pozzo Di Gotto (Me)
tel. 090.7383485
Facebook: www.facebook.com/Pizzerialeduesicilie
Instagram: www.instagram.com/leduesicilieabbate
(recensioni in collaborazione con Pizza & Protagonisti)
Pizzeria Saccharum
Altavilla Milicia (Pa)
Pizzeria Le Due Sicilie
Barcellona Pozzo di Gotto (Me)