Sicilia en Primeur 2022. Cosa è successo ad Erice tra il 27 aprile e il 1° maggio

 

Si conclude a Erice (Tp) la XVIII edizione di Sicilia en Primeur: quarantacinque cantine, ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette Press Tour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass sul Catarratto condotta dal Prof. Nicola Francesca. Questo evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, ha accolto nel cuore medioevale di Erice giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il giornalista Andrea Gabbrielli presente all’evento per Vinotype Magazine:

Un’edizione di Sicilia en Primeur 2022 veramente molto interessante forse una delle migliori degli ultimi anni. Questo per un motivo semplice, il sistema produttivo vinicolo siciliano ha raggiunto una maturità veramente impressionante. Oggi come oggi non c’è nessuna regione italiana che può mettere in campo tre capisaldi importanti come il Consorzio di Tutela DOC Sicilia Assovini e la Fondazione SOStain. Ma questo da solo non vorrebbe dire nulla. Invece, come dire, c’è anche una sorta di “autocoscienza”, non solo del prodotto e della elaborazione sotto il profilo qualitativo, ma c’è anche il fatto di essersi resi conto che questo “Continente Sicilia” non solo è una miniera di diversi tipi di biodiversità, ma anche una miniera di infinite possibilità dal punto di vista produttivo. Mettete tutte queste cose insieme questo è lo stato dell’arte 2022 della Sicilia del vino” / La videointervista su YouTube:


Il comunicato stampa

Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur.
L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, torna in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali.

Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Un’ occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana. Entrambi in veste di padroni di casa, il sindaco di Erice, Daniela Toscano, insieme a Lorenzo Zichichi del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, ricordano la vocazione storica e scientifica del borgo medievale.

Laurent Bernard de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia, parla della Sicilia come “un continente in miniatura. La sua diversità sarà la chiave del nostro futuro. Quindi bisogna mettere al centro la vite, il suo studio, la sua evoluzione. Si è sempre detto che il fattore umano è fondamentale nel ciclo di produzione, ed oggi penso sia sempre più attuale ed inteso come scienza, conoscenza, know-how. Solo così possiamo affrontare importanti temi, come il cambiamento climatico. Assovini Sicilia vuole essere portavoce e pioniera nel guidare, con nuovi modelli, il futuro della vitivinicoltura siciliana” – conclude il presidente di Assovini Sicilia.

Il vino è anche fisica e i rilevatori del neutrino sono utili per scoprire le frodi del vino”, ci ricorda il professore Pierluigi Campana, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, nel suo intervento dal titolo “Non c’è vino senza neutrino”.

Riflettori puntati sul ruolo della vitivinicoltura siciliana e sulle sue risposte ai cambiamenti climatici.
Oggi, la Sicilia si trova in una condizione di privilegio e presenta un assetto viticolo talmente legato alla tradizione che, una serie di variabili produttive, risultano essere estremamente attuali nei confronti dei cambiamenti climatici”- commenta Mattia Filippi, enologo e fondatore di Uva Sapiens.

La Sicilia vitivinicola è meno esposta ai cambiamenti climatici grazie ai suoi suoli, terroir, alla biodiversità e ai suoi microclimi” – aggiunge  il ricercatore Marco Moriondo dell’Istituto di Bioeconomia del CNR di Firenze.

“La Sicilia è oggi la più grande area vinicola biologica in Italia – commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia. È un territorio che, per sua stessa natura, identifica nella sostenibilità la chiave di volta del sistema vitivinicolo siciliano. È in questa direzione che si muove l’industria dell’isola, verso vini di qualità, autentici e riconoscibili nella loro identità e sostenibili lungo tutto il processo di produzione”.

Durante il convegno è stato annunciato il I° Simposio “Interazioni sostenibili” della Fondazione SOStain Sicilia, che avrà luogo  il 2 Maggio al Regio Teatro Santa Cecilia di Palermo.

Promuovere lo sviluppo etico e sostenibile nel settore vitivinicolo siciliano è anche uno degli obiettivi della Fondazione SOStain Sicilia. Il focus regionale rappresenta una via di approccio particolarmente promettente”- aggiunge il presidente Alberto Tasca d’Almerita.

Sicilia en Primeur 2022

Sicilia en Primeur non è solo un appuntamento importante per il settore vitivinicolo siciliano, ma anche un’occasione per promuovere il patrimonio vitivinicolo e storico-archeologico siciliano attraverso gli enotour che hanno ospitato la stampa nazionale ed estera, ribadendo che in Sicilia il binomio vino e cultura è sempre più vincente. Oltre a presentare in anteprima i vini dell’ultima vendemmia in commercio, l’evento ideato e organizzato da Assovini Sicilia ha fatto conoscere alla stampa italiana ed internazionale la straordinaria varietà vinicola con una serie di degustazioni di oltre 500 vini delle cantine di Assovini Sicilia, tredici DOC, due IGT, e uno speciale focus sul catarratto con la masterclass condotta dal professore Nicola Francesca, dal giornalista enogastronomico Francesco Pensovecchio, insieme all’enologo Vincenzo Naselli:  “Il Catarratto: Tempo e Altitudine per generare la bellezza di un aroma”.

Assovini Sicilia è un’associazione che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni, che condividono principalmente tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia; la produzione di vino di qualità imbottigliato; la visione internazionale del mercato


Le cantine partecipanti

ALESSANDRO DI CAMPOREALE

ASSULI

BAGLIO DEL CRISTO DI CAMPOBELLO

BAGLIO DI PIANETTO

BARONE DI VILLAGRANDE

BENANTI

CANTINA FINA

CANTINA HORUS

CANTINA NICOSIA

CANTINE SETTESOLI

CARUSO & MININI

CASA GRAZIA

CASA VINICOLA FAZIO

CASTELLUCCI MIANO VITICULTURA DI MONTAGNA

COTTANERA

CUSUMANO/ ALTA MORA

DI GIOVANNA

DIMORE DI GIURFO

DISISA

DONNAFUGATA

FEUDI DEL PISCIOTTO

FEUDO, ARANCIO

FEUDO MACCARI

FEUDO MONTONI

FIRRIATO

FONDO ANTICO

LA GIASIRA

GORGHI TONDI

GRACI

GRUPPO DUCA DI SALAPARUTA

LE CASEMATTE

MASSERIA DEL FEUDO

PALMENTO COSTANZO

PIETRADOLCE

PLANETA

PRINCIPI DI BUTERA

TASCA D’ALMERITA

TENUTE LOMBARDO

TENUTE RAPITALA’

TERRA COSTANTINO

TORNATORE

TORRE MORA ETNA

VINDING

VIVERA

ZISOLA

 

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