A partire da oggi, lunedì 14 settembre 2020, Gambero Rosso ufficializzerà – regione per regione – i Tre Bicchieri della guida ai Vini d’Italia 2021.
Sono 26 i Tre Bicchieri siciliani di quest’anno: confermano lo stato di salute dell’Isola e l’ormai definitivo “scivolone” dei recensori della guida per l’Etna. Ben 13, la metà esatta, sono prodotti sul vulcano. Oltre questi, due Docg Cerasuolo di Vittoria, un Doc Faro, un Doc Malvasia delle Lipari, un Doc Passito di Pantelleria e sette Doc Sicilia. Appare peraltro evidente, un progressivo abbandono dei cosiddetti vitigni internazionali in favore di quelli autoctoni: catarratto, grillo, insolia, zibibbo, carricante, nerello mascalese, nerello cappuccio, nero d’Avola e perricone. L’unico vino della lista, la noterete sotto, ottenuto da un vitigno internazionale è lo Chardonnay Vigna San Francesco 2018 di Tasca d’Almerita.
La qualità è un dato certo, in crescita costante. Le condizioni climatiche e microclimatiche dell’isola, che non lesinano varietà e diversità, sono sempre straordinarie e si muovono con decisione verso la conquista dei vertici delle classifiche internazionali. Non solo: un aspetto interessante è che si nota un passaggio generazionale di alcune aziende, in sostanziale trasformazione in favore di nuove giovani leve. Lo scenario, che sembrava di solida staticità, sta consapevolmente mutando: ” (…) sono alla barra di comando nuovi soggetti, giovani, quasi tutti con esperienze e una visione internazionale, dinamici e motivati, che stanno imprimendo nuova linfa ed energia, forti di studi significativi, di lunghe e importanti esperienze fuori regione, di nuove sensibilità (…)”.
Le vendite, come accennato nell’articolo introduttivo alla lista, soffrono della situazione attuale, tuttavia il mondo del vino siciliano è riuscito a reagire e ripartire su tutti i fronti, interni e internazionali.
Ecco le novità: il Cerasuolo di Vittoria Para Para di Poggio di Bortolone, l’Etna Bianco Trainara ’18 di Generazione Alessandro; l’Etna Rosso Qubba ’18 di Monteleone, di Giulia Monteleone e Benedetto Alessandro.
Ecco la lista:
- Cerasuolo di Vittoria Giambattista Valli ’18 – Feudi del Pisciotto
- Cerasuolo di Vittoria Il Para Para ’17 – Poggio di Bortolone
- Etna Bianco Alta Mora ’19 – Alta Mora
- Etna Bianco Arcuria ’18 – Graci
- Etna Bianco Pietrarizzo ’19 – Tornatore
- Etna Bianco Trainara ’18 – Generazione Alessandro
- Etna Rosso Contrada Santo Spirito Part. 468 ’16 – Palmento Costanzo
- Etna Rosso Erse Contrada Moscamento 1911 ’17 – Tenuta di Fessina
- Etna Rosso Lenza di Munti 720 slm ’17 – Nicosia
- Etna Rosso Passorosso ’18 – Passopisciaro
- Etna Rosso Qubba ’18 – Monteleone
- Etna Rosso San Lorenzo ’18 – Girolamo Russo
- Etna Rosso V. Barbagalli ’17 – Pietradolce
- Etna Rosso V. Vico Prephylloxera ’17 – Tenute Bosco
- Etna Rosso Zottorinoto Ris. ’16 – Cottanera
- Faro ’18 – Le Casematte
- Malvasia delle Lipari Passito ’19 – Caravaglio
- Passito di Pantelleria Ben Ryé ’17 – Donnafugata
- Sicilia Zibibbo Al Qasar ’19 – Rallo
- Sicilia Catarratto V. di Mandranova ’18 – Alessandro di Camporeale
- Sicilia Chardonnay V. San Francesco Tenuta Regaleali ’18 – Tasca d’Almerita
- Sicilia Mandrarossa Cartagho ’18 – Settesoli (nero d’Avola)
- Sicilia Nero d’Avola Saia ’18 – Feudo Maccari
- Sicilia Perricone Furioso ’17 – Assuli
- Sicilia Perricone Ribeca ’15 – Firriato
- Salealto Tenuta Ficuzza ’18 – Cusumano (grillo, zibibbo, insolia)