SOStain, il programma per una agricoltura rispettosa e consapevole

 

La sostenibilità nel settore vino è un argomento sempre più attuale. L’azienda vitivinicola Tasca d’Almerita promuove tra il 28 novembre e il 1 dicembre, in seno al progetto SOSstain al quale partecipa, un “corso di formazione professionale per operatori di sostenibilità in viticoltura ed enologia”. Il 2 dicembre, a seguire, i dettagli del progetto “SOStain“. La partecipazione è gratuita.

SOStain è un programma di sostenibilità per la vitivinicoltura italiana, volontario e proattivo, sviluppato come contenitore delle iniziative di sostenibilità da promuovere e proporre alle aziende as­sociate. Esse, attraverso un meccanismo di consultazione e confron­to, sono portate a ridurre i propri impatti sull’insieme delle risorse impiegate nel corso del tempo.

L’obiettivo finale è quello di far coincidere SOStain con un marchio dello sviluppo sostenibile per la vitivinicoltura siciliana, creando una ampia base di partecipazione e di condivisione tra i soggetti coinvolti.

 


 

SOStain: la via siciliana per la sostenibilità del vino
Tenuta Sallier de la Tour
Contrada Pernice – Camporeale (Palermo)
2 dicembre 2016

Programma

9.30 – 9:40 Saluti di benvenuto – Giuseppe Tasca d’Almerita

9.40 – 10:00 SOStain: la via siciliana per la sostenibilità del vino Comitato Scientifico SOStain

10.00 – 11:00 I requisiti minimi per la certificazione SOStain Segreteria tecnica SOStain

11.00 – 11.30 I benefici della sostenibilità: l’esperienza di Tasca d’Almerita e Planeta

Parteciperanno al workshop i rappresentati dell’accademia, delle istituzioni, delle associazioni di produttori, e produttori. La partecipazione è gratuita.
Info & prenotazioni: v.dioguardi@sostain.it, 3470650724


 

 

SOStain si prefigge di:

  • Sviluppare un sistema di indicatori, chiari, semplici e facilmente misurabili, che consentano la valu­tazione delle performance ambientali, economiche e sociali proprie dei modelli di sviluppo sostenibile.
  • Definire e promuovere le linee guida per la produzione viti­vinicola sostenibile siciliana.
  • Promuovere, attraverso le aziende associate, pratiche im­prontate ad un miglioramento continuo dei livelli di soste­nibilità. Tale obiettivo può essere raggiunto grazie alla riduzione dell’impatto ambientale ottenibile tramite una gestione agronomica consapevole e attenta alle esigenze del territo­rio, e la creazione e la condivisione di valore sul territorio.
  • Diminuire, con un effetto a cascata, l’impatto ambientale dei fornitori di beni e servizi coinvolti lungo la catena di produzione.
  • Implementare un programma di formazione continua at­traverso cui trasferire ai tecnici delle aziende strumenti sempre aggiornati per il miglioramento del livello di soste­nibilità, promuovendo la formazione e la crescita professio­nale ed umana di tutti gli operatori e i lavoratori coinvolti in azienda.
  • Valorizzare e tutelare le risorse naturali, sociali e culturali, contribuendo al mantenimento di tradizione e cultura, fat­tori che costituiscono un patrimonio di valori imprescin­dibilmente connesso al territorio siciliano e alla sua storia vitivinicola.

Cosa è stato fatto fino a ora

  1. Redazione delle linee guida SOStain specifiche per ognuna delle 10 risorse prese in considerazione dal programma SOStain. In esse vengono individuate in modo sintetico le principali temati­che su cui si basa la gestione sostenibile dell’azienda e, per ognuna di queste, vengono raccolte una serie di possibili pratiche adottabili per incrementare il livello di sostenibilità aziendale. Le linee guida rappresentano quindi un valido strumento per quelle aziende che intendono ridurre il proprio impatto, costituendo una raccolta scientifica di pratiche ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibili.
  2. Definizione del disciplinare di certificazione: documento in cui sono indicati 10 requisiti minimi che ogni azienda deve rispettare per far parte di SOStain e ottenere la certificazione. I requisiti minimi garantiscono rigore scientifico, oggettività, accura­tezza, coerenza, trasparenza al programma di sostenibilità SOStain. Rappresentano gli strumenti attraverso cui un soggetto terzo può verificare il rispetto dei requisiti minimi di sostenibilità da parte delle aziende e il miglioramento progressivo. Il rispetto dei requisiti minimi sarà validato ogni due anni dall’ente di certificazione esterno.
  3. La rendicontazione annuale attraverso bilanci di sostenibilità pubblicati an­nualmente che riportano le performance dell’azienda rispetto agli obiettivi fissati ed in cui si delineano strategie ed obiettivi per il futuro. I bilanci sono disponibili sul sito di SOStain da cui è possibile scaricarli (sostain.it). Nel 2016 Tasca d’Almerita ha redatto il sesto report e Planeta il quinto.
  4. Accordo volontario tra il Ministero dell’Ambiente e l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile in viticoltura (SOStain) attraverso cui le parti firmatarie si impegnano a promuovere iniziative dedite alla valorizzazione della sostenibilità nella lavorazione delle uve, nella vinificazione, nell’imbottigliamento e nella distribuzione dei vini, creando opportune integrazioni e sinergie tra il programma siciliano SOStain e il programma nazionale VIVA “La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia”. In particolare, l’Alleanza si impegna ad utilizzare all’interno del programma SOStain le metodologie di calcolo messe a punto dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “V.I.V.A. – La Sostenibilità della Vitivinicoltura in Italia” (Indicatori Aria; Acqua; Territorio; Vigneto), per la quantificazione delle prestazione di sostenibilità delle aziende aderenti al programma SOStain e per misurare l’impegno verso il miglioramento continuo. Il Ministero dell’Ambiente si impegna a promuovere a livello nazionale le migliori pratiche che emergeranno all’interno del programma SOStain che potranno essere applicate, opportunamente contestualizzate, anche in altre realtà vitivinicole.

I requisiti minimi

Di seguito l’elenco dei requisiti minimi che ogni azienda deve rispettare per ottenere la certificazione SOStain.

  1. Utilizzo di prodotti e dei principi attivi autorizzati dal programma SOStain. La lista di tali prodotti e di tali principi attivi sarà selezionata dalla segreteria tecnica tra quelli con basso impatto sull’ambiente, sull’agricoltore e sul consumatore.
  2. Effettuazione di analisi sul prodotto finale per verificare la presenza di residui e di materiali tossici e dannosi per la salute (residui di fitofarmaci, ocratossine e metalli pesanti). In tale ambito, si ha anche la necessità di definire un valore soglia per i livelli di solforosa.
  3. Inerbimento invernale (>80% o 100%, da decidere).
  4. Uso di tecnologie energeticamente efficienti (valore in kwh acquistati/bottiglia)
  5. Peso bottiglie (definire un valore soglia sulla base della tipologia di vino)
  6. Utilizzo di fornitori locali (definire valore numerico)
  7. Applicazione dell’indice di qualità biologica del suolo
  8. Utilizzo di materiali eco-compatibili nel vigneto (definire valore soglia)
  9. Trasparenza nella comunicazione (obbligo di autovalutazione annuale e di pubblicazione del bilancio di sostenibilità)
  10. Utilizzo dei calcolatori quantitativi VIVA (aria, acqua, vigneto e territorio)

Questi requisiti sono stati selezionati tra quelli che hanno maggior valore per il consumatore e che sono immediatamente comprensibili.

Considerata la confusione attualmente esistente tra i concetti di sostenibile, biologico e biodinamico, l’obiettivo è quello di utilizzare indicatori che abbiano un significato di “superamento del biologico”, per comunicare l’idea che essere sostenibili significa lavorare per ridurre il proprio impatto a 360 gradi, e non solo in relazione alla limitazione dell’uso di agrofarmaci.


Certificazione e le prospettive future

A gennaio 2017 si giungerà alla certificazione di un sistema di sostenibilità SOStain che sia:

  • basato su indicatori di sostenibilità, di tipo qualitativo (SOStain) e quantitativo (VIVA), che abbiano valore per il mercato;
  • di tipo orizzontale, che riguardi tutta l’azienda e non un singolo prodotto o linea di prodotto;
  • ideato in funzione del contesto locale siciliano;
  • accessibile soltanto alle aziende vitivinicole regionali.

In tale contesto SOStain si distingue dagli altri progetti di sostenibilità italiani per la volontà di integrare la sostenibilità con lo sviluppo locale.

La Sicilia, inoltre, sarà la prima regione italiana ad utilizzare all’interno del proprio programma di sostenibilità regionale le metodologie di calcolo messe a punto dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “V.I.V.A. D’altro canto, il Ministero dell’Ambiente si impegna a promuovere a livello nazionale le migliori pratiche che emergeranno all’interno del programma SOStain che potranno essere applicate, opportunamente contestualizzate, anche in altre realtà vitivinicole regionali.

 

 

 

 

 

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