Cogito sulla “fottuta campagna” di Arianna Porcelli Safonov
Sul muro della mia camera, avrò avuto circa sedici anni, avevo attaccato una stampa della casa editrice Einaudi che riportava la seguente frase: “Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri, che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue