La notizia era nota già da un paio di anni, ma l’11 novembre scorso è stata confermata: a questa era seguita una conferenza stampa presso Palazzo d’Orleans a Palermo che ne aveva illustrato le caratteristiche salienti. Finalmente le fascette Doc Sicilia sono sul mercato.
La prima con il codice Acgd07636001, ricordiamo che essa costituisce il Contrassegno di Stato per i vini Doc Sicilia, è stata applicata su Urra di Mare, una etichetta della linea Mandrarossa della cantina cooperativa Settesoli di Menfi (Ag).
E’, di fatto, la prima della serie, la “numero uno” delle fascette DOC siciliane (ricordiamo che le fascette esistono già per la DOCG Cerasuolo di Vittoria).
Giuseppe Bursi Presidente di Cantine Settesoli: “Siamo orgogliosi di essere stati la prima azienda a fare richiesta per questo importante contrassegno. Un’iniziativa in cui crediamo molto in quanto potrà fornire sia un’ulteriore garanzia di tracciabilità sia un capace alleato nella lotta alla contraffazione dei vini Sicilia Doc. La tutela di questa denominazione è di grande importanza, sia per i suoi numeri, che si apprestano a un potenziale di oltre 100 milioni di bottiglie prodotte, sia per la sua rappresentatività dell’enologia siciliana in Italia e nel mondo. Un progetto a cui la nostra realtà cooperativa ha scelto di aderire, con un primo ordine di 66 mila fascette, fiduciosi che porterà nuovo valore al lavoro dei nostri soci e ai nostri vini”.
Lo stesso sottolinea: “Valorizzazione, tutela e vigilanza: sono queste le parole chiave in riferimento all’attività del Consorzio vini DOC Sicilia. E proprio in merito alla vigilanza ed alla tutela, l’introduzione dal 1 gennaio 2022 delle fascette di Stato rappresenta un’importante innovazione che garantisce la tracciabilità di tutte le fasi della vita delle nostre bottiglie. Del resto, la continua crescita dei vini Doc Sicilia, venduti in Europa e nel mondo, se da un lato premia il lavoro delle aziende vitivinicole dell’isola, dall’altro impone di rafforzare la vigilanza. L’introduzione delle fascette contrasta al meglio le possibili contraffazioni e così tutela sia i consumatori che i produttori rispettosi delle regole della Doc Sicilia”.
Nonostante l’obbligo del contrassegno con la nota fascetta sia previsto solo per i vini a Docg, da gennaio 2022 i vini Sicilia Doc saranno sempre contrassegnati da una serie alfanumerica e da un numero di identificazione progressivo che identifichi ogni singola bottiglia immessa al consumo. La gestione delle fascette della Doc Sicilia sarà a cura dell’Istituto regionale del vino e dell’olio (IRVO), organismo di controllo e certificazione della denominazione. La loro stampa invece sarà ad opera dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, prevedendo l’utilizzo di particolari sistemi di sicurezza che certificano l’autenticità del prodotto e contengono sistemi anticontraffazione visibili e invisibili con tracciabilità gestita da banche dati.
Le fascette saranno inoltre un utile strumento anche per il consumatore finale grazie all’inserimento di un codice a barre bidimensionale leggibile tramite l’app Trust Your Wine. Questa applicazione gratuita, disponibile negli store Apple e Android, consente di verificare l’autenticità dei dati stampati in etichetta, consultare le più rilevanti informazioni di tracciabilità della singola bottiglia e accedere ad approfondimenti sul prodotto (origine, territorio, disciplinare, ecc.) grazie al collegamento con la banca dati di tutte le DOP e IGP italiane ed europee.
Il vino: Urra di Mare