Vino & Sicilia, un binomio strategico. Presentata Sicilia en Primeur

 

Palermo, 18 Aprile 2023 – La Sicilia si conferma una regione strategica nel settore del vino. Non lo dice una cantina, nemmeno un gruppo di attenti consumatori. Invece, lo afferma uno studio congiunto di UniCredit – Nomisma, uno dei colossi bancari europei in accordo con una società di consulenza e studi fondata da Romano Prodi (qui lo studio presentato anche al Vinitaly).

La ragione è presto detta, la posta in gioco alta: tutto parte dall’Export, la “valvola di sicurezza” per un prodotto considerato sempre più un bene di lusso. Da un lato, con un trend consolidato da un ventennio, c’è una popolazione calante, anche se costante nei consumi. Dall’altro una produzione cospicua, sostenuta da ottimi livelli di qualità. Nell’immagine internazionale dello “stile di vita italiano“, forse il più più ambito, indipendentemente dalla consapevolezza di scegliere una delle nazioni più complesse al mondo, il vino è uno dei tasselli indispensabili, un simbolo, e, proprio per questo, un bene tra i più esportati.

I principali mercati sono quello Europeo e quello Nord Americano, mentre l’Asia è ancora marginale, seppur in crescita. La Sicilia rispecchia queste proporzioni: i 5 mercati più significativi sono infatti la Germania, gli Stati Uniti, la Svizzera, il Regno Unito e il Belgio.

Da sottolineare in particolare la crescita tra il 2021 e il 2022 dell’export siciliano verso Stati Uniti (+28%) e Svizzera (+24%). Spacchettando i dati, negli ultimi 10 anni l’Italia ha riqualificato il proprio portafoglio vini esportati, riducendo la componente di vini sfusi (da 31% al 19%), compensando con l’aumento degli spumanti; questo ha premiato a livello di prezzo medio all’export (da 2,22 euro/litro a 3,60 euro/litro). Per l’Isola, i Bianchi di Sicilia sono prezzati a 3,76€/litro. Anche i Rossi di Sicilia sono abbastanza allineati ai Bianchi, con un prezzo medio al litro di 3,56€. Invece, il prezzo medio dell’export dei vini DOP italiani è cresciuto nell’ultimo decennio del 22,8%, con un’ottima performance dei Bianchi siciliani con il +30,6%, grazie ad un focus importante sulla qualità (In Sicilia ad oggi sono state riconosciuti 24 vini DOP, di cui 1 DOCG e 23 DOC, e 7 vini a IGT), sulla segmentazione/ differenziazione dei prodotti, sullo sviluppo di strategie multicanale, su un maggiore presidio dei mercati.

Se è vero che il quadro siciliano è rassicurante, almeno a grandi linee, sono ancora molti margini di miglioramento riguardo al posizionamento dei vini (fermi) DOP nella GDO: le vendite del prodotto siciliano pesano circa il 4% sulle vendite totali della grande distribuzione italiana anche se tiene il prezzo medio di vendita, al di sopra della media Italia (5,01 €/bottiglia 0,75l vs 4,20€ in Italia). Un altro dato più che positivo è la quota “BIO“. La Sicilia è la terza regione (con il 31% vs 19% Italia) con riferimento all’incidenza della coltivazione di vino biologico sul totale superficie vitata regionale, anche se con margini di crescita minori dal 2011 al 2021 rispetto ad altre regioni (97% vs 138% a livello Italia).

Sul fronte finanziario, la Sicilia è nelle top 5 regioni vinicole in Italia per redditività media delle società di capitale; mente è al 4° posto per acquisizioni nel settore vitivinicolo (8% sul numero totale del periodo 2016-2022); con riferimento alla denominazione target, l’Etna è grande protagonista, al 4° posto in Italia, e al di sopra di denominazioni come il Chianti Classico, il Valpolicella e il Barbera d’Asti.

In un quadro di notevole complessità è evidente come la Comunicazione rivesta un ruolo chiave per il successo sui Mercati Mondiali, vecchi e nuovi. Sicilia en Primeur, l’evento di Assovini Sicilia che dal 2003 ha come obiettivo quello di presentare alla stampa estera la migliore produzione vinicola di Sicilia, ne è la punta di diamante. E’ stata presentata oggi presso la sede Unicredit di Palermo. L’edizione 2023, in programma a Taormina e Radicepura dal 9 al 13 maggio, mette in campo 9 press-tour condotti simultaneamente e ospiterà oltre 80 giornalisti italiani ed esteri. Master of Wine e professionisti del settore guideranno seminari tecnici e degustazioni. Il tema dell’edizione 2023 è dedicato, in particolare modo, al vino come fattore culturale.

Laurent Bernard de la Gatinais

Laurent de la Gatinais

Il pay-off scelto è Ambasciatori e custodi di cultura e territori, sottolineando il ruolo dell’associazione nel farsi portavoce della conoscenza di un territorio attraverso i vini e i suoi produttori, quali promotori di qualità, di bellezze paesaggistiche, dell’unicità del patrimonio storico-archeologico della Sicilia.

Laurent Bernard de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia: “La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destinazione di eccellenza. Oggi i soci di Assovini hanno il duplice merito di viaggiare nel mondo per far conoscere il brand Sicilia e promuovere il territorio e la cultura attraverso l’esperienza dell’ospitalità siciliana nelle loro aziende.  Dietro ogni vino c’è sempre una grande storia da scoprire e raccontare”.

Salvatore Malandrino

Salvatore Malandrino, responsabile per la regione Sicilia di Unicredit Italia: “Lo studio di Nomisma, conferma l’immagine del settore vitivinicolo della Sicilia come un comparto d’eccellenza non solo per l’economia regionale, ma anche in ambito nazionale. UniCredit è fortemente impegnata nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita ed innovazione. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti. UniCredit supporta le aziende del settore anche con una gamma di finanziamenti dedicati a sostenerne la transizione in ottica green e attraverso programmi di formazione e azioni concrete lungo tutta la filiera”.


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