Wines for Landscape è investire nel paesaggio. Al progetto pilota collaborano cantine e Unipa

 

Dai percorsi sensoriali a progetti di tutela e miglioramento del suolo, Wines for Landscape annuncia nuovi orizzonti per la valorizzazione del paesaggio viticolo e nuove prospettive per la nascita di figure professionali legate alla scienza della paesaggistica. Il progetto pilota, che vede collaborare insieme la Strada del vino Cerasuolo di Vittoria, le aziende Planeta, Cos, Arianna Occhipinti, Valle dell’Acate e i ragazzi del corso di Architettura del Paesaggio Unipa della sede di Agrigento, segna una svolta culturale nella concenzione della scenografia naturalistica in cui sono immerse le aziende, una visione che prevede la riorganizzazione dell’esperienza diretta del paesaggio chiamando in causa il visitatore stesso e prevedendo una rete di sinergie tra gli attori che insistono nell’areale di cui le cantine rappresentano, appunto, il nodo principale.

Gli studenti hanno presentato alla Facoltà di Architettura di viale delle Scienze, dinnanzi a una vera e propria giuria composta dagli stessi produttori e dai professori del corso, un modo rivoluzionario di fruire il territorio, chi ha proposto passeggiate olistiche tra cielo e terra per vigneti e nella macchia mediterranea, chi ha previsto la rimodulazione del sistema delle dune di sabbia per implementare la sicurezza e la produttività del terreno costiero, chi ha pensato al vigneto come una giardino in cui immergersi e preservato dalle api, in totale nove le proposte che sono state discusse e tutte volte allo sviluppo in chiave turistica. A coordinare i lavori è stata Fausta Occhipinti, Architetto e paesaggista, docente di Architettura del Paesaggio UNIPA e a valutarli è stato anche un esperto di questa disciplina Miguel Georgieff, paesaggista presso lo studio Coloco e insegnante all’Ecole Nationale Supérieure du Paysage de Versailles che ha commentato così il lavoro svolto dai team: “E’ interessante vedere come i ragazzi sviluppano il ragionamento sulla tutela della bellezza del paesaggio. La loro capacità di inquadrarla in una prospettiva evolutiva diventa allora una chiave fondamentale se l’obiettivo è quello di promuovere il territorio“.

Il mondo viticolo siciliano è sempre stato legato al paesaggio – dice Francesco Ferreri di Valle dell’Acate e presidente di Assovini Sicilia che ha presenziato all’incontro -. Da tempi antichissimi la Sicilia è una terra vocata alla viticoltura. Ogni famiglia un tempo possedeva un vigneto e questo contribuiva a preservare il paesaggio. Oggi questa vocazione si sta diffondendo di nuovo grazie al contributo di grandi e piccoli produttori di vino diventati veri paladini del territorio. La cultura e la bellezza salveranno il paesaggio. Abbiamo sposato Wine for Landscape perché avere dei ragazzi che vengono da noi in azienda per dare la loro visione di cosa è il nostro mondo agricolo e per valorizzarlo ha per me un grande valore. Si parte da qua, da loro per portare avanti la nostra vitivinicoltura e non solo”. L’occhio più attento di giovani professionisti è quindi una risorsa che va incoraggiata e impiegata. “Non solo questi studienti ci aiutano a migliorare l’aspetto paesaggistico ma ci spronano a prendere in considerazione i tratti di collegamento tra le aziende stesse e altri protagonisti del territorio – aggiunge Arianna Occhipinti, presidente della Stada del Vino del Cerasuolo -. Questo progetto può essere un esempio per le altre regioni vitivinicole e mi fa piacere che sia partito proprio dall’areale di Vittoria dove l’agricoltore ancora dà molto e in rete con gli altri, così come suggerito dagli studienti, potrebbe fare ancora di più”. Investire su questa branca rappresenta un ritorno importante, non solo per la singola cantina, in termini economici, qualitativi, di immagine e turistici come ha precisato Fausta Occhipinti: “Parliamo di un campo applicativo di progettazione che mira a coinvolgere nel prossimo step aziende di altri settori affinché si possa creare una voce comune sul territorio”.

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