FIVI e il Sabato dei Vignaioli indipendenti, l’evento di Rosolini (Sr)

 

Ventidue delegazioni della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti di tutta Italia hanno celebrato, sabato 6 maggio, dalle ore 11.00 alle 18.00, un momento d’incontro tra i protagonisti della filiera vitivinicola ed esperti, giornalisti del settore ed amanti del vino attraverso banchi d’assaggio e momenti di approfondimento sulla cultura enoica. La Sicilia orientale ha avuto come sede dell’evento, per la prima volta, la Cantina Giasira, in quel di Rosolini, in provincia di Siracusa, con il gradevole contorno culinario creato dai partner di Slow Food.

Giasira trae il suo nome dall’arabo “isola”, perché insiste su un territorio isolato da depressioni longitudinali erosive delle cave tipiche dell’altipiano Ibleo. Essa si colloca nel pieno del Valdinoto, tra i 180 ed i 250 metri s.l.m., contando su complessivi 130 ettari, di cui 13 ettari adibiti a vite e per la restante parte composti anche da una notevole biodiversità, fatta di 3000 ulivi di cultivar autoctoni nonché, nella medesima quantità, di carrubi secolari. A completare questo insieme variegato di coltivazioni anche 2000 mandorli ed imponenti agrumeti.

Giovanni Boroli, proprietario di origine piemontese dell’azienda, fondata nel 2004 assieme alla moglie Isabella, ha asserito che ha aderito, da neofita, subito alla filosofia produttiva che accomuna tutti i facenti parte di FIVI, per un’iniziativa che connette le varie componenti del mondo del vino con una visione moderna e propositiva.

Andrea Annino, Delegato FIVI per la Sicilia Orientale e titolare, assieme a Claudia Sciacca, di Tenuta Valle delle Ferle, ha illustrato come il logo della federazione simboleggi Ampelio, personaggio della mitologia greca il cui nome significa “vite”. Proprio nel vessillo della Fivi Ampelio porta sulla sua testa un cesto pieno d’uva, perché egli stesso coltiva i propri vitigni e raccoglie la sua uva, simboleggiando chi cura direttamente tutta la filiera produttiva, dalla terra alla bottiglia, all’insegna dell’etica e della sostenibilità. E facendo tutto da solo, ha aggiunto lo stesso Annino, decide di rimanere del tutto indipendente perché non acquisisce né uve né vino da altri soggetti, ma agisce per avere il controllo diretto ed intero della produzione, finanche nella fase della vendita. Il retro delle bottiglie FIVI, ha affermato Annino, reca la scritta “integralmente prodotto ed imbottigliato all’origine da” proprio ad enfatizzare quella che è insieme una missione ed una visione FIVI. La forza di FIVI, con oltre 1500 soci che la compongo, è dare rappresentanza coesa ai piccoli produttori nei confronti delle istituzioni nazionali ed al contempo assicurare ai vignaioli autonomia nel pieno rispetto della collettività.

Tra le cantine che hanno preso parte alla manifestazione anche I custodi delle Vigne dell’Etna di Mario Paoluzi ( che sta puntando anche su un Nerello cappuccio in purezza), il quale ha dichiarato come le fondamenta che reggono FIVI, tra cui la sostenibilità e l’autonomia dei produttori segnata dalla coesione tra loro, aiutino ad esaltare le produzioni di qualità e come ogni territorio ed ogni versante nel caso dell’Etna, esprima delle peculiarità uniche.

Lista delle cantine indipendenti

  • Armosa
  • Azienda Agricola Fenech
  • Azienda Agricola Fiore
  • Azienda Agricola Gaspare Di Prima
  • Azienda Agricola Pupillo
  • Azienda Agricola Sallemi Giovanni
  • Barone Sergio
  • Giasira
  • Gurrieri
  • I Custodi delle Vigne dell’Etna
  • Mulsum
  • Paolo Calì
  • Ramaddini
  • Spadafora Vignaioli in Sicilia
  • Tenuta dell’Abate
  • Tenuta Enza La Fauci
  • Tenuta Gatto
  • Tenuta La Favola
  • Tenuta Valle delle Ferle
  • Terra Costantino
  • Vini Sultana

 

di Gianmaria Tesei


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