La tecnologia modulerà i prezzi del vino. Sguardo verso il 2025

 

Sguardo ad un prossimo futuro. La tecnologia modulerà – forse al ribasso – i prezzi del vino. Lo dice Kantar, una nota società di analisi di mercato che ne ha analizzato lo sviluppo sino al 2025. Il 2018 è alle porte e molti vorrebbero sapere come evolverà il mercato nei prossimi 10 anni. Soprattutto per il vino pregiato, visto che ha notevoli margini temporali di affinamento. Perché? Risposta complessa.

Fare previsioni precise è però difficile e nemmeno tratteggiare le 10 tendenze che il mondo delle imprese dovrà affrontare. Tutte unite da un fil rouge, il progresso tecnologico e il web, capace di accelerare qualsiasi cambiamento, nelle abitudini di consumo come nel marketing.

Sarà lui il protagonista onnipresente: tra 7 anni la maggior parte degli acquisti enoici saranno online, ma anche il piccolo commercio userà la tecnologia per conquistare consumatori. Quindi, spariranno le spese basiche: già oggi il 58% dei consumatori risparmia nelle spese quotidiane per spendere in ciò che più ama, così come sparirà la fedeltà alla marca, ma anche ad intere tipologie che siamo abituati a considerare basilari, a favore di altre capaci di offrire maggiori soddisfazioni.

Più l’impresa sarà giovane, maggiori saranno le probabilità di successo: ci vorrà sempre maggiore flessibilità e collaborazione, aspetti tipici delle imprese giovani e delle start up, e se oggi l’età media dei 10 marchi top al mondo è di 42 anni, nel 2025 potrebbe scendere a 12. La chiave, però, sarà sapersi distinguere, avere qualcosa di diverso ed innovativo da proporre: il 37% dei marchi di largo consumo, nell’ultimo anno, sono cresciuti puntando sull’innovazione, ed il 90% delle innovazioni si sono rivelate un successo. Paradossalmente, in un mondo sempre più globalizzato, i consumatori preferiranno i prodotti ed i marchi locali: in questo senso, anche le multinazionali dovranno darsi un profilo “local”.

Prodotti e servizi dovranno essere più che personalizzati, iper personalizzati, perché l’empatia sarà la chiave per conquistare i consumatori, o meglio, le persone: le marche che fanno appello alle emozioni, infatti, hanno 7 volte più probabilità di essere acquistate delle loro concorrenti. In questo senso, il consumatore vorrà sentirsi al centro dei propri acquisti, come persona con un nome ed un cognome, unica e differente da qualunque altra: spetta alle aziende far emergere l’identità di ogni cliente.

Gli over 55, nel 2025, avranno enormi competenze tecnologiche, una discreta qualità della vita e più tempo libero e capacità di spesa, diventando un target fondamentale per ogni tipo di impresa, specie al momento della pianificazione marketing. Il canale digitale, per la pubblicità e la comunicazione, sarà il più efficiente, grazie alla sua capacità di raggiungere un pubblico sempre più ampio e segmentato ad un costo inferiore rispetto agli altri, ma certo non sparirà la televisione, dove avranno sempre maggior peso piattaforme come Netflix: la miglior pianificazione pubblicitaria nel 2025 sarà, per forza di cose, integrata. Al consumatore di domani, non interessa tanto la varietà dell’offerta, quanto il prodotto giusto per i suoi bisogni: non saranno solo le imprese a segmentare i consumatori, ma anche i consumatori a segmentare le imprese. In questo senso, a beneficiarne sono i piccoli negozi, con un’offerta limitata ma vantaggiosa.

Fonti
Winenews.it
Kantar, www.kantar.com

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