Ricostituito il tavolo del vino, José Rallo nel cda dell’agenzia Ice

 

Josè Rallo, AD insieme al fratello Antonio dell’azienda Donnafugata di Marsala (Tp), è entrata nel nuovo cda di Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. La nomina è stata approvata in questi giorni dal Consiglio dei Ministri.
La scelta, scaturita dall’esigenza di promuovere l’internazionalizzazione delle aziende, arriva con l’ufficializzazione di un nuovo “Tavolo vino” che coinvolgerà insieme ai Ministeri degli Esteri, dell’Agricoltura, l’Ice e le associazioni delle imprese vitivinicole per la gestione dei fondi dedicati alla promozione internazionale. Tra gli obiettivi del tavolo, incrementare per il prossimo triennio i fondi del Piano nazionale di sostegno dedicati alla promozione, e nuova richiesta di un piano di comunicazione istituzionale del vino italiano sui principali mercati esteri.

Il nuovo tavolo tecnico
Come da lei stessa dichiarata in una nota ad UIV, l’intento della Farnesina è procedere alla ricostituzione di un gruppo di lavoro tecnico al quale prenderanno parte anche rappresentanti del Mipaaf e dell’Ice. Il tavolo dovrà avere natura operativa e contribuire a definire una strategia che permetta di rafforzare la conoscenza di vini italiani presso i consumatori e gli operatori economici esteri, favorendone contestualmente un miglior posizionamento e una adeguata tutela sui mercati internazionali. “Il tavolo del vino all’interno del patto per l’export – ha dichiarato Manlio Di Stefano – può essere un esperimento di successo e segue l’esempio, già adottato, di consultazione permanente tra settori che ora vogliamo applicare anche al vino”.
La ministra Teresa Bellanova: “Lo specifico Tavolo Maeci-Ice sul sostegno all’internazionalizzazione del vino verrà convocato quanto prima, come da me richiesto nelle scorse settimane al collega Di Maio e lì discuteremo con le imprese, perché è da loro, non mi stancherò mai di dirlo, che devono venire le indicazioni per ottimizzare e implementare le strategie e le politiche mirate al settore. Soprattutto adesso dobbiamo essere capaci di orientare gli investimenti e condividere le azioni promozionali verso obiettivi utili. E sono contenta che proprio l’immediata risposta del ministro Di Maio evidenzi medesima esigenza e soprattutto colga la necessità, a maggior ragione in questa fase di rilancio delle attività, di un più stretto collegamento con le filiere e le loro rappresentanze. Un Tavolo che dovrà avere natura squisitamente operativa, per contribuire a definire una strategia condivisa per rafforzare la conoscenza dei vini italiani presso i consumatori e gli operatori esteri”.

Fonti: Il Corriere Vinicolo, Promozione, 12 ottobre 2020