Il valore dell’acqua e Pantelleria, il FAI incontra Donnafugata

 

L’Acqua di domani: è questo il tema dell’incontro che si terrà, nell’ambito del XXII Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI, sabato 24 febbraio al Teatro Massimo di Palermo, con lo scopo di richiamare l’attenzione su un tema di stringente attualità: l’acqua come risorsa vitale e preziosa che si fa sempre più scarsa.

L’azienda vitivinicola Donnafugata, presenterà al convegno l’esempio del Giardino Pantesco, che ha restaurato e donato nel 2008 al Fondo Ambiente Italiano.

José Rallo illustrerà agli oltre 600 delegati e volontari FAI le particolarità dei giardini di Pantelleria, autosufficienti dal punto di vista idrico e quindi esemplari per il futuro di un uso sostenibile dell’acqua.

Torri in pietra lavica, costruite a secco, simili a nuraghi che racchiudono al loro interno un solo albero, i giardini panteschi offrono una straordinaria testimonianza degli accorgimenti messi in atto in un territorio dove i fattori naturali sono decisamente avversi, e ancor di più per la coltivazione degli agrumi: l’assenza di sorgenti d’acqua dolce, un clima con elevate temperature estive, piogge scarse e venti intensi. Ed è proprio sulla scarsità di acqua, sulle minacce dei cambiamenti climatici e dei processi di desertificazione in porzioni sempre più ampie del pianeta, che il giardino pantesco ci invita a riflettere.

José Rallo: “quando mio padre Giacomo colse con entusiasmo l’auspicio di Marco Magnifico, Vicepresidente esecutivo del FAI, affinché un giardino pantesco fosse donato al Fondo Ambiente Italiano lo fece per far conoscere questa antica architettura agraria, simbolo di sostenibilità nel rapporto tra l’uomo e la natura. E’ bello che da Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018, i giardini di Pantelleria possano offrire un motivo di riflessione sul valore dell’acqua, nel suo impiego in agricoltura, e più in generale in tutte le attività umane. Il Convegno Nazionale di Palermo è per noi, che del FAI siamo Corporate Golden Donor, un’ulteriore occasione per offrire un convinto sostegno al Fondo Ambiente Italiano e presentare i valori del comune impegno.

Il giardino pantesco ci ricorda che Pantelleria – più che di pescatori – è un’isola di contadini, i quali con ammirevole ingegno e sacrificio, hanno garantito alla propria comunità, i frutti di una preziosa fabbrica delle vitamine necessarie per scampare ai rischi dello scorbuto. I giardini sono anche i testimoni di quella sapienza contadina che anima la viticoltura ancora oggi attiva su circa 400 ettari dell’isola e che ne rappresenta la principale fonte di sostentamento: una tradizione che si è guadagnata il riconoscimento di Patrimonio dell’umanità Unesco per la coltivazione della vite di Zibibbo ad alberello, pratica agricola creativa e sostenibile.

Quanto amore e quanto sudore in questi vigneti” ripeteva Giacomo Rallo – fondatore di Donnafugata – per rendere il senso di quella che è la viticoltura eroica di Pantelleria, di cui il vino Passito è un’icona di eccellenza nel mondo, come nel caso del Ben Ryé di Donnafugata. Una viticoltura che insieme ai giardini, ai capperi, agli ulivi striscianti e ai muretti a secco dei terrazzamenti, rappresenta l’identità del paesaggio agrario di Pantelleria: un patrimonio da proteggere e valorizzare.

Per informazioni, info@donnafugata.it


 

Pantelleria

Pantelleria, vigna

Pantelleria, vigna

Pantelleria, giardini

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