I Giardini Produttivi al Radicepura Garden Festival. Torna ad aprile la biennale del green design

 

Radicepura Garden Festival, l’evento-show sui giardini e sul verde più grande del Mediterraneo, diventa una biennale e torna il 27 aprile prossimo a Giarre (Ct). Il festival, la cui prima edizione si è svolta nel 2017, è il primo evento internazionale dedicato al paesaggio del Mediterraneo e coinvolge i maggiori protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura, giovani designer, studiosi, istituzioni, imprese.

Mario Faro con l’on Gianfranco Micciché presentano la 2a edizione del Radicepura Garden Festival

La conferenza stampa di presentazione si è svolta a Palermo a Palazzo dei Normanni, giovedì 7 marzo, alla presenza delle istituzioni. In questa circostanza l’ARS e la Fondazione Federico II, rappresentati dall’On. Gianfranco Miccichè, hanno annunciato insieme a Mario Faro, fondatore del parco Radicepura, l’allestimento di “Passage to Mediterranean”, il giardino che la Fondazione Radicepura ha realizzato nella passata edizione grazie a degli studenti turchi e che riproporrà il 1 giugno prossimo in Piazza del Parlamento. Il giardino conferma l’intenzione da parte della Fondazione Federico II di creare una reciprocità tra i Giardini Reali e il Palazzo, aprendo i propri spazi sempre di più all’esterno, per diventare luogo di accoglienza.

Il Radicepura Garden Festival di Giarre, in programma dal 27 aprile sino al 27 ottobre 2019, offrirà al pubblico 14 installazioni, 2 giardini e un Orto della Dieta Mediterranea realizzati appositamente con le piante coltivate da Piante Faro. Il progetto trae ispirazione dai giardini e dagli ambienti Mediterranei e lancia la Sicilia come luogo di uno dei maggiori eventi internazionali del garden design.

L’edizione 2019 del festival proporrà un tema di grande attualità: I GIARDINI PRODUTTIVI. Uno dei più importanti archetipi del giardino nasce dalla descrizione di Omero del giardino della reggia di Alcinoo, uno spazio racchiuso dove vi crescevano peri, melograni, meli, fichi dolcissimi e rigogliosi ulivi. Ancora oggi quella descrizione trova corrispondenza nell’idea di uno spazio al verde, che produca frutti, fiori, biodiversità, odori, emozioni, ossigeno, relax, divertimento, energia rigenerante, archetipo che non viene mai meno. Un giardino che sappia coniugare, in maniera originale, per l’uomo del terzo millennio l’ancestrale bisogno di utilità con le nuove esigenze estetiche della società contemporanea, non tralasciando la sua ricerca nel giardino, di un luogo intimo in cui ritrovare se stesso e rigenerarsi.

Pensare questo festival è stata una naturale evoluzione della nostra storia di vivaisti in una terra straordinaria come la Sicilia, depositaria di una lunga storia di cultura e capacità di vivere insieme, proprio nei giardini”- commenta Mario Faro, ideatore della Biennale e vicepresidente della Fondazione Radicepura – “Promuovere una cultura del paesaggio attraverso i giardini, significa, come in passato, raccontarne la progettualità che vede all’opera molteplici attori attenti al benessere di chi li abiterà. A Radicepura per sei mesi condividiamo questo lavoro offrendo durante il festival una riflessione sul futuro e sulle possibilità di vivibilità di cui i giardini sono da sempre portatori”.

I GIARDINI PRODUTTIVI esploreranno arte, cultura, storia e tutela dell’ambiente, come elementi costitutivi di un territorio straordinario quale la Sicilia. A interpretarlo grandi nomi del paesaggismo internazionale: Antonio Perazzi e Andy Sturgeon, che realizzeranno per il festival due giardini site-specific superiori ai 100 metri quadrati ciascuno.

Il paesaggista italiano porterà il visitatore nella sua Home ground, Terra di casa, un giardino capace di dare forma e prendere la forma delle piante. Al centro la casa, in basalto, pietra semplicemente tagliata, quale corpo ideale di un luogo capace di accogliere. In questo giardino Perazzi crea un ambiente naturale usando gli elementi già esistenti, senza scartare nulla, operando solo attraverso scomposizione e riassemblamento.

Andy Sturgeon in Layers riflette sulla dipendenza dell’uomo dalla natura per soddisfare le sue necessità fondamentali. Il garden designer inglese conduce i visitatori attraverso il giardino, offrendo loro una visione delle piante produttive enfatizzando la dipendenza necessaria che lega l’uomo alla natura. L’acqua, elemento essenziale, è al centro del giardino, tra l’ombra degli alberi e dei muri circostanti, oasi di riparo e calma.

I giovani paesaggisti vincitori

I giovani paesaggisti vincitori

Altri dieci giardini, di dimensioni più piccole, di circa 50 metri quadrati ciascuno, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. La call, che si è chiusa il 28 novembre 2018, ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 150 domande provenienti da 15 paesi diversi. La giura, presieduta da Sarah Eberle con Pablo Georgieff, Giovanni Iovane, Daniela Romano e Franco Livoti, ha selezionato a dicembre i 10 designer, provenienti da Francia, Inghilterra, Italia, Scozia e Spagna.

Arcobaleno di spighe, ideato dal gruppo “Colori nel Verde Garden design”, è un giardino dove protagoniste sono sette varietà di grani antichi siciliani che coabiteranno con piante ornamentali. Carmine Catcher è un progetto che esalta il valore del rosso carminio, simbolo di audacia dell’uomo. Curatrice la garden designer Anna Rhodes affiancata dall’artista Clare Fatley, entrambe con base a Edimburgo. Come back to Ithaca, rievoca il viaggio di ritorno verso casa da compiere attraverso un percorso fisico e mentale. Autori del progetto il team NaCl, laboratorio siciliano di architettura. Il giardino delle essenze esplora la dualità di significato della parola essenza. La progettista, Giulia Baldin, italiana d’origine, ma inglese d’adozione lavora a Londra come illustratrice e garden designer. Il giardino della Signora celebra il territorio siciliano, etneo nello specifico, fortemente connotato e influenzato dalla presenza del vulcano. L’ideatore, Guillame Server, è un paesaggista francese. Planta Sapiens è la celebrazione dell’eccezionale capacità di adattamento delle piante. Il team progettuale è composto da Domenico Dipinto (agronomo paesaggista), Marica Succi, Enrico Turini ed Elena Varini (architetti paesaggisti). Polifilo incontra Candido, giardino dove i due personaggi letterari e le loro esperienze si incontrano. L’autore Marco Vomiero lavora come paesaggista tra Parigi e Berlino Può un giardino produrre acqua? Dove non era possibile attingere direttamente alle risorse idriche, l’uomo si è ingegnato per recuperare acqua dall’aria. Un’ecoprogettazione che risponde ad una problematica più che mai attuale come il risparmio idrico. Autori i paesaggisti Lorenzo Decembrini e Ilaria Tabarani. The Babylonian Cradle, esplora il momento in cui l’uomo si è separato dalla natura per praticare l’agricoltura, proponendo un giardino archetipo: quello babilonese. Elena Gazzi e Peter Grant, gli artefici di questo giardino. The long path (Il lungo sentiero), è un un lungo percorso per meditare attraverso il paesaggio produttivo del Mediterraneo. Gli spagnoli Rebeca Nuevo Mayán e Adrián Oubiña Esperón hanno collaborato per la creazione di questo spazio. La rivista Gardenia, media partner dell’iniziativa, premierà il giardino che avrà la migliore evoluzione durante i sei mesi di apertura del Festival.

The long path_@Adrián Oubiña Esperón e Rebeca Nuevo Mayán

Completeranno gli allestimenti gli interventi degli artisti Renato Leotta e Adrian Paci. Il primo è portatore di una poetica capace di trasformare il reale in valori universali, espressione intima dell’umano sentire. Realizzerà per la Fondazione un’opera permanente. Adrian Paci, di origine Albanese, porterà due contributi: il video del 2011 “Inside the circle” in occasione dell’inaugurazione e poi, frutto della sua residenza, un’opera che realizzerà in collaborazione con il vivaio e la Fondazione.

Il parco, oltre agli interventi dedicati al tema dell’anno, ospiterà ancora i giardini dall’edizione 2017 – realizzati da James Basson e Michel Péna – le installazioni progettate da François Abélanet, Giò Forma e Studio Coloco – insieme alle opere frutto delle residenze d’artista di Emilio Isgrò e Alfio Bonanno. La prima edizione del Radicepura Garden Festival si è chiusa a ottobre 2017 con 30mila visitatori provenienti da 20 paesi e la partecipazione straordinaria di 5mila bambini. Sono stati realizzati 14 giardini, utilizzate 2mila piante ed essenze e prodotti, nell’orto della dieta mediterranea, oltre 1000 kg di frutta e verdura biologiche, donate in beneficenza.

Giardini come benessere e accoglienza. Sono queste le parole chiave che guidano il sostegno della Fondazione Radicepura al progetto la Casa di Toti per la quale realizzerà le aree verdi dell’albergo solidale a Modica. In occasione del festival i ragazzi dell’associazione cureranno un giardino “toccando con mano” l’esperienza del gardening, lasciando un segno del loro lavoro dentro il parco Radicepura.

Arte, cultura, cinema, enogastronomia e sostenibilità ambientale saranno i pilastri attorno a cui ruoteranno gli interventi, i workshop, le passeggiate, le attività didattiche e gli eventi che per 6 mesi racconteranno un luogo e un territorio – la Sicilia – storicamente foriero di importanti momenti di riflessione per il pensiero occidentale grazie all’esperienza Mediterranea.

In questo impegno di diffusione della cultura del paesaggio si inserisce anche la presenza di Piante Faro, organizzatore del Festival Radicepura ad Orticola, la prestigiosa mostra mercato di piante, fiori e frutti insoliti, che si svolgerà a maggio a Milano.

Il fotografo di giardini Clive Nicholson in collaborazione con Gardenia, media partner della manifestazione, sarà protagonista di una classe dedicata a questo tema. Il prof. Giuseppe Barbera, uno dei massimi agronomi e studiosi del paesaggio agricolo e storico, presenterà il libro Tuttifrutti,dedicato alla storia degli alberi da frutto in Italia. Aboca curerà per il festival tre passeggiate botaniche a partire da fine aprile. Sarà possibile lavorare all’ideazione di un giardino con Antonio Perazzi in occasione del workshop Il paradiso è un giardino selvaggio, mentre Sarah Eberle sarà protagonista dal 18 al 22 giugno di How to design a garden for a luxury hotel, workshop di progettazione per gli spazi verdi dei giardini degli Hotel Timeo e Sant’Andrea a Taormina. Edoardo Pepino esplorerà il tema del Labirinto di Franco Maria Ricci e Giuppi Pietromarchi ci condurrà nel suo viaggio nella vegetazione Mediterranea con il libro Marocco in bloom.

Confermata ad agosto la rassegna Garden in Movies, festival cinematografico dedicato ad esplorare i temi della biennale attraverso il cinema. Tutte le domeniche saranno ospitate delle conversazioni su botanica, orto in casa, agrumi e aromi. In collaborazione con l’Università di Catania sarà attivata una summer school con relatori internazionali. Ospitata anche quest’anno la rassegna letteraria La ginestra sul cortile; dal 1° maggio un ricco calendario di appuntamenti musicali curati da Diego Vespa e Livio D’Emilio che si concluderanno a settembre con gli ospiti internazionali Ed Wilson e Gilles Peterson. Ancora giornate di studio ad ottobre con Sicily, landscape in motion in attesa del grande evento di chiusura del festival.

Sarà inoltre possibile prenotare e organizzare attività altamente personalizzate con gli esperti di Radicepura e i partner della manifestazione.


Tutte le informazioni e i programmi dettagliati sono disponibili sul sito www.radicepurafestival.com

Il festival è promosso dalla Fondazione Radicepura e organizzato da Piante Faro con:

Mainpartner | Unicredit

Sponsor | MoaK, Irritec, Sifi, Sicily by car, Agraria Checchi, Fondazione Pappalardo, Global com, Piramis, Sicilia Outlet Village, IPM, Aeroporto di Catania, Mangiatorella, Pietradolce, Donna Carmela.

Media Partner | Gardenia, Paysage, I Love Sicilia.

Patrocini e Istituzioni| ARS, Fondazione Federico II, Università di Bologna, Università di Enna, Orto Botanico di Palermo, Giardino della Kolymbethra, Grandi Giardini Italiani, Etna Garden Club, SOI, UGAI, APGI, Accademia Zelantea, Federalberghi, Camera di Commercio del Sud- Est Sicilia, Confagricoltura e Coldiretti.

Orari
Da Martedì a Domenica
APRILE – MAGGIO – GIUGNO dalle ore 10.00 alle 19.00
LUGLIO – AGOSTO dalle ore 15.00 alle 21.00
SETTEMBRE – OTTOBRE dalle ore 10.00 alle 19.00

Biglietti
Intero € 8,00
Ridotto € 5,00 (studenti under 26 e over 70, Insegnanti, tesserati FAI)
Gratuità bambini under 12 anni, diversamente abili e accompagnatori
Biglietto intera stagione (diventa sostenitore della Fondazione Radicepura) € 50,00
Biglietto unico con orto botanico di Palermo e giardino della Kolymbethra.

Informazioni
Acquistando un biglietto in uno dei 3 siti sarà possibile accedere agli altri. Il biglietto comprende l’ingresso al parco e la possibilità di fare una visita guidata negli orari stabiliti. Visite guidate private al costo di 20€ in italiano 30€ in lingua straniera

Segreteria organizzativa
Tel. +39 095 778 0562
mailto:festival@radicepurafestival.com

Canali social

#RPGardenFest;
Facebook: Radicepura Garden Festival
Instagram: radicepuragardenfestival
Youtube: Radicepura Garden festival

Radicepura Garden Festival
Via Fogazzaro n. 19 – 95014 Giarre, Catania


Qualche foto della passata edizione:

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