Il Duomo di Ciccio Sultano ha nuova luce e nuovi colori

 

Si rinnova ed esplode di colori il Duomo di Ciccio Sultano e Gabriella Cicero. Il ristorante, a fianco di San Giorgio a Ibla, era già tra i luoghi più chic dell’isola grazie a una combinazione imbattibile tra gli elementi architettonici del barocco ragusano di Palazzo La Rocca dove trova spazio il ristorante (il palazzo è stato costruito tra il 1760 ed il 1780 dal barone di Sant’Ippolito, Saverio La Rocca) e l’intimo comfort degli interni e delle salette. Non lo sfarzo, anzi, domina il flair e l’eleganza della antica casa siciliana borghese.

il tavolo “1” nella sala rossa

Il work-in-progress, quasi una revisione permanente di idee, è curato dall’architetto Fabrizio Foti: si muove verso la rimozione del superfluo, liberando i volumi dai dettagli, dalle aggiunte, restituendo la purezza del luogo attraverso la riprogettazione degli arredi con interventi cromatici.

Quattro le tonalità prescelte: il blu scuro, associato al mare ed al sale; un rosso mat che rappresenta la materia interiore; il verde saturo dell’olio e della natura in genere; il giallo-oro delle spighe di grano. La luce naturale amplifica, filtrata attraverso fini tende in lino.

Ma c’è di più. Particolare attenzione è stata data alla illuminazione. Preziosa l’intuizione e il contributo personale di Davide Groppi. Il suo lavoro per Duomo è riuscito a calamitare la luce in favore dell’attenzione al piatto:

 

Come nel caso del ristorante di Ciccio Sultano, il mio ruolo è di vestire di luce e di ombra un luogo trasformandolo in una scena teatrale dove ci si concentra sull’azione in corso, su ciò che accade. Siccome ogni luogo è unico, ogni soluzione sarà diversa. Vorrei portare il cuoco a considerare la luce alla stregua di uno degli ingredienti che usa per la sua cucina. Rispetto a Sultano, qualcosa che potrebbe essere il sale, il cappero o l’acciuga (…)

La luce sul tavolo non solo mette in scena il piatto, ma isola il tavolo stesso. Chi è seduto ha la illusione concreta di essere solo anche in una sala piena.

D’altra parte, basta guardare i numeri. Ogni anno, per i propri commensali, Duomo impiega – tra l’altro – circa:

1.800 litri di olio extravergine
30 chili di bottarga
300 chili di crostacei
200 chili di coquillage
2.500 chili di pesce
200 chili di sale
600 piccioni
4.500 friandises
4.500 bottiglie di acqua
4.000 cocktail
1.000 chili di carne bovina
4.600 bottiglie di vino e bolle

Un nostro precedente articolo sui vini e sul menù di Sultano: https://wineinsicily.com/vino-e-ristoranti-a-ragusa-da-ciccio-sultano/ 

Il ristorante Duomo di Ragusa Ibla è ** due stelle Michelin, guida Rossa 2018, e “Tre Forchette” (91/100) per Gambero Rosso nella guida ai Ristoranti d’Italia 2018.

Le foto ® sono di Benedetto Tarantino


 

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