Il Washington Post punta al Delicio di CVA

 

Bella sorpresa dal Washington Post, il più diffuso e più antico giornale di Washington (USA), uno dei quotidiani più autorevoli al mondo: nella sua rubrica sui vini consigliati, il wine columnist Dave McIntyre ha dedicato uno spazio alle produzioni provenienti dall’Italia inserendo tra i cinque vini proposti anche il Delicio, una versione “rosato”  di Nero d’Avola di CVA di Canicattì.

Delicio“L’Italia è probabilmente il paese che più di tutti gli altri può vantare la più grande diversità di uve  e di vini al mondo – scrive McIntyre nella sua introduzione – qui di seguito una selezione dei tanti tesori che questo paese può offrire”. Con un giudizio di eccellenza che vale il punteggio di due stelle su tre – Delicio è l’unico vino rosato presente in questa short list, che comprende anche tre rossi e un bianco. A proposito dell’etichetta dell’azienda siciliana McIntyre scrive: “questo delizioso rosato, fatto da uve di nero d’avola, è un vino ideale non solo per scaldare le giornate d’autunno ma può essere apprezzato in qualsiasi momento, meglio se abbinato a piatti semplici e leggeri”.

Un giudizio, che ancora una volta conferma il valore della produzione della Sicilia meridionale, soprattutto nel Nero d’Avola.

Oltre questo, CVA Canicattì si è sempre distinta per il rapporto vincente qualità-prezzo producendo vini che non temono il confronto con etichette importanti prodotte da marchi più conosciuti e presenti sul mercato statunitense da più tempo. Del resto, questa piccola realtà cooperativa, non è nuova ad importanti traguardi.

Giovanni Greco - presidente CVA Canicattì

Giovanni Greco – presidente CVA Canicattì

Oggi il consumo di vini rosati a livello internazionale è in forte ascesa, segno evidente che questa tipologia, quando c’è qualità, riscuote successo ed attenzione anche dalla critica enologica più importante e quotata. I rosati italiani sono, in tal senso, una realtà in netta crescita e non solo con i vini abruzzesi o pugliesi. E’ il vitigno a fare la differenza ed apportare un valore aggiunto distintivo: e il Nero d’Avola si conferma anche nella versione “rosato” un vitigno più che interessante.

 “La forza identitaria dei nostri vini – commenta Giovanni Greco, presidente di CVA Canicattì –  trova una nuova importante conferma. Questo giudizio che arriva dopo appena un paio di annate è un segnale evidente che i nostri sforzi vanno nella giusta direzione. Il nostro intento era quello di dare vita ad un rosato internazionale nel colore (rosa tenue, velo di cipolla) ma dal carattere autenticamente siciliano”.

www.cvacanicatti.it

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