Ecodistinguersi, Robert Parker crea il Green Emblem. Tasca d’Almerita tra i 24 al mondo

 

Il vino è un prodotto agricolo e la sostenibilità è un tema sempre più scottante. È ormai evidente che le nuove generazioni sono orientate a non fare più sconti a pratiche poco rispettose dell’Ambiente e, anzi, a pretendono la massima tutela degli ecosistemi.

La critica ha percepito da tempo questa esigenza “green” e negli ultimi anni ne ha stimolato sempre di più l’attenzione. Tra le maggiori testate internazionali che hanno colto questa necessità,
Robert Parker – Wine Advocate ha ulteriormente approfondito la questione istituendo due differenti categorie da premiare: i prodotti con certificato “biologico” e la “sostenibilità” delle aziende vinicole, contrassegnata da un simbolo speciale denominato Robert Parker Green Emblem.

Nicolas Achard, Ceo di Robert Parker Wine Advocate: “Siamo consapevoli del crescente desiderio di una viticoltura responsabile e impegnata dal punto di vista ambientale, e di un accesso più facile a queste informazioni da parte dei consumatori. Nel team di Robert Parker Wine Advocate, condividiamo questa visione, ed è per questo che abbiamo deciso di sviluppare il “Robert Parker Green Emblem”, per evidenziare le cantine che combinano ricchezza di gusto e viticoltura sostenibile. Desideriamo facilitare l’incontro tra questi viticoltori impegnati, che ci dimostrano come il rispetto dell’ambiente possa esaltare il terroir e le vigne senza compromettere il gusto e la qualità dei vini”.

Il riconoscimento ha carattere di straordinarietà ed è stato attribuito in quei casi di eccezionale sforzo verso la sostenibilità nel settore enologico. In totale sono 24 le cantine che, nel mondo, hanno ricevuto questo riconoscimento.

Italia: Tasca d’Almerita, Salcheto, Alois Lageder.

Qualche nota:
Tasca d’Almerita: straordinari gli sforzi nella ricerca di pratiche agricole ed enologiche virtuose nella protezione ambientale e a tutela della biodiversità. Questo approccio è anche la base – cui hanno aderito anche altre aziende siciliane – per lo sviluppo di SOStain, il primo programma di sostenibilità per la viticoltura sull’Isola.
Alois Lageder: per lo sviluppo del concetto di conduzione biodinamica, in Italia e all’estero. Lageder ne ha mostrato la versatilità anche su vaste superfici.
Salcheto: nel 2010 è stata la prima azienda al mondo a certificare con il metodo del carbon footprint. Per fare un esempio, grazie a uno studio realizzato in collaborazione con l’Università di Siena, ha prima stimato l’ammontare di diossido di carbonio immesso nell’atmosfera per produrre una singola bottiglia di vino (1,83 kg), poi ha elaborato un piano volto a neutralizzare questo valore.

Altri paesi:
Australia: Cullen Wines e Henschke
Austria: Weingut Ernst Triebaumer
Francia: Champagne Larmandier-Bernier, Gerard Bertrand, Domaine Leroy & Domaine d’Auvenay, Domaine Bruno Lorenzon, Château Pontet-Canet, Louis Roederer, Felix et Gabin Richoux e Domaine Valentin Zusslin
Germania: Weingut Odinstal
Nuova Zelanda: Millton Vineyards & Winery
Sud Africa: Reyneke e Sadie Family Wines
Spagna: Descendientes de J. Palacios
Stati Uniti: The Eyrie Vineyards, Horsepower Vineyards, Littorai Wines, Ridge Vineyards e Spottswoode Estate

Tasca d’Almerita ha presentato con l’occasione la 10° edizione del report annuale di sostenibilità. Il documento fotografa i risultati del lavoro svolto per tutelare l’ambiente e per sostenere lo sviluppo della Sicilia.

Il report -> 10_SOSTAIN_TascadAlmerita_2021

Tasca d’Almerita
scheda su www.robertparker.com

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